Gli amici: «Troppo buono» Il sindaco: «Sotto shock»

di V.MOR.
Sebastian Stepinski da tempo era seguito dai servizi sociali
Sebastian Stepinski da tempo era seguito dai servizi sociali
Sebastian Stepinski da tempo era seguito dai servizi sociali
Sebastian Stepinski da tempo era seguito dai servizi sociali

Marino Pellegrini? Una persona che ha pagato con la vita la sua bontà. Lo ripetono come un mantra gli amici e i conoscenti della vittima dell’omicidio. «LA SUA GENEROSITÀ gli ha impedito di allontanarsi in tempo dalle persone che lo minacciavano», spiega uno dei vicini di casa. Anche il parroco di Fiesse don Andrea Gregorini ricorda «l’altruismo di Marino che tuttavia viveva isolato dalla comunità e non frequentava la parrocchia». Il 74enne aveva gestito un’azienda agricola prima di cambiare mestiere. Per anni aveva lavorato come autotrasportatore per un’azienda casearia. Ora cercava di vivere in serenità la pensione, nonostante i gravi problemi familiari. «QUALCHE GIORNO fa l'ho visto in bici ed aveva qualche livido in faccia – racconta una conoscente della vittima –. Spesso lo incontravi sul fiume dove passeggiava con i suoi cani. Sembrava trovasse pace solo in quei momenti». L’esistenza di Marino Pellegrini, raccontano gli anziani del circolo ricreativo, era cambiata nel 1990 quando aveva sposato Teresa «che lo aveva tenuto all’oscuro di avere due figli in Polonia. Quando lo ha saputo, Marino ha accettato di adottarli, lui era fatto così, mite e generoso». Al punto da farsi dilapidare dai figli adottivi il suo patrimonio. «Gli abbiamo regalato una stufa perché era in difficoltà economiche», racconta un amico. Il sindaco si fa portavoce dello stato d’animo di Fiesse: «Siamo tutti sotto shock - afferma Chiara Pillitteri -. Conoscevo molto bene Marino Pellegrini . Direttamente non ricordo i figli, anche se Sebastian e sua madre erano seguiti dai nostri servizi sociali. Si tratta di un dramma familiare che ha colpito l’intero paese».

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