Il rogo della vecchia
illumina le tradizioni
contadine di Fiesse

L’altissima pira che sarà data alle fiamme domani a Fiesse
L’altissima pira che sarà data alle fiamme domani a Fiesse
L’altissima pira che sarà data alle fiamme domani a Fiesse
L’altissima pira che sarà data alle fiamme domani a Fiesse

Fiesse si ripete il rito dei falò di Sant’Antonio, un evento fortemente «ancorato» alla devozione rurale della Bassa. A tenere viva la tradizione è l’Associazione giovani fiessesi, il Circolo Arci 38 luglio, che con il supporto di Auser, Avis, Pro Loco, Amici de la Gambera e Asd Fiesse hanno già allestito la pira alta circa una quindicina di metri e costituita con fascine formate da legno vergine con sopra la «Vecchia», fantoccio che simboleggia la vecchia stagione. Il teatro del rogo sarà un campo in via XX Settembre, situato tra la chiesa parrocchiale e il ponte sul fiume Gambara. Il fuoco sarà appiccato alle 20 di domani: poi spazio alla distribuzione di ceci, torta dura e vin brulè.

La tradizionale cultura contadina vuole che a secondo di come brucerà il falò, si potranno fare previsioni sui futuri raccolti agricoli della prossima stagione e c’è da scommettere che occhi esperti seguiranno l’evolversi della combustione della pira.G.B.M.

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