L’ex cava fa paura
Scattano i controlli
sulla falda idrica

Il Comune di Castenedolo ha stanziato 10 mila euro per monitorare la falda acquifera che si trova vicino l'ex cava Lago Borgo. Una zona contaminata da rifiuti che nel corso dei decenni sono «entrati in contatto con la falda acquifera». In un contesto del genere il Comune ha dato il via libera alla procedura per affidare il controllo della zona. L'area, di proprietà di due fratelli calabresi ed in vendita (anche se per ovvi motivi non ha trovato fino ad oggi nessun acquirente), è contaminata e le analisi, effettuate nell'ormai lontano 2001 lo hanno certificato.

Ciò che in particolar modo preoccupa le autorità è la concentrazione di Pcb e cromo nella falda. Per questo motivo le analisi semestrali che si prolungheranno per tre anni e potranno proseguire in base ai risultati ottenuti, si concentreranno sulla ricerca di Pcb e sull'eventuale presenza di metalli tossici.

La zona, nonostante il tempo trascorso, non è mai stata messa in sicurezza. Anzi, sulla bonifica c'è stato un vero e proprio braccio di ferro tra Comune di Castenedolo e proprietà. Messa da parte la querelle giudiziaria, ciò che preme le istituzioni che partecipano alla Conferenza dei servizi sull'ex cava Lago Borgo è capire come mettere in sicurezza il terreno.

Scartata l'ipotesi di rimuovere tutti i rifiuti, perché sarebbe un'operazione troppo costosa e andrebbe a pesare soprattutto sulle casse della Regione Lombardia per oltre 10 milioni di euro, dal Pirellone la soluzione indicata è un'altra: «In oltre 15 anni non emerge la fuoriuscita di contaminanti dal sito e l'utilizzo del capping superficiale rappresenta l'operazione da realizzare per mettere definitivamente in sicurezza l'area». Un lavoro che costerebbe all'incirca 450 mila euro. Però nell'ultima Conferenza dei Servizi non è stata trovata nessuna soluzione condivisa, anche se le parti chiamate in causa hanno valutato «la realizzazione del capping, impermeabilizzazione delle scarpate verso il lago e monitoraggio al fine di garantire la qualità delle acque utilizzate nell'area a valle del sito che non è servita dall'acquedotto».V.MOR.

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