Montenetto, il vino abbatte i «campanili»

di Marta Giansanti
Il Montenetto darà il nome alla produzione di vino delle cantine dei comuni di Capriano del Colle, Flero e Poncarale
Il Montenetto darà il nome alla produzione di vino delle cantine dei comuni di Capriano del Colle, Flero e Poncarale
Il Montenetto darà il nome alla produzione di vino delle cantine dei comuni di Capriano del Colle, Flero e Poncarale
Il Montenetto darà il nome alla produzione di vino delle cantine dei comuni di Capriano del Colle, Flero e Poncarale

Un nuovo traguardo tra i filari bresciani è all’orizzonte con la nascita del Montenetto Doc: la nuova denominazione vinicola legata all’area del Monte Netto in cui rientrano i Comuni di Poncarale, Flero e Capriano. Un cammino ancora molto lungo, ma che ha visto muovere i primi passi con l’avvio del processo di costituzione di un patto di territorio tra il Consorzio Montenetto e le aziende locali che attualmente producono il Capriano del Colle Doc e il Montenetto Igt. L’OBIETTIVO è quello di valorizzare l’area a sud del capoluogo con una denominazione che rappresenti l’intero territorio caratterizzato da terreni calcareo argillosi che donano al vino sentori e profumi tipici. «Il vino è territorio e deve identificarsi con esso - ha sottolineato Luca De Santis, dell’ufficio vitivinicolo di Confagricoltura Brescia -. Nella denominazione di origine il territorio emerge come elemento che dona al vino quelle caratteristiche essenziali e peculiari che descrivono e rappresentano il prodotto, non riconducibili altrove». E il patto dovrà servire proprio a questo: «A dare ai produttori la possibilità di vantarsi del proprio territorio utilizzandone semplicemente il nome». Ma entrando più nello specifico l’accordo prevede quattro punti chiave: la modifica dall’attuale denominazione Capriano del Colle Doc in quella di Montenetto Doc; l’abrogazione dell’Igt attuale (Montenetto Igt) trovando, però, una valida alternativa a chi oggi la utilizza nonostante si trovi al di fuori dei perimetri geografici del Consorzio; l’ampliamento della Doc Garda fino a Castenedolo, la cui produzione oggi risponde al marchio Montenetto Igt e l’istituzione di un nuovo Igt «possibilmente rispolverandone uno tra quelli già esistenti». L’avvio del progetto, presentato ieri all’interno della sede di Confagricoltura di Brescia, è stato già approvato dal consiglio di amministrazione del consorzio. IL PROSSIMO STEP sarà l’adesione e la firma dell’accordo da parte dei produttori della zona (attualmente sono una trentina, 23 dei quali consorziati), per poi procedere verso la visura e l’approvazione della Regione Lombardia, del ministero delle Politiche Agricole ed infine la normativa comunitaria sulla modifica disciplinare approderà a Bruxelles per essere approvata dalla Comunità europea una volta valutato il legame con l’ambiente geografico. «Sarà un percorso complesso che richiede un’unità di intenti di tutte le parti coinvolte. Da parte nostra è garantito il pieno supporto nel processo di costituzione del patto», ha promesso Francesco Martinoni, presidente di Confagricoltura Brescia. Nel frattempo, per onorare la produzione locale il Consorzio Montenetto e la Pro loco di Capriano del Colle hanno organizzato una due giorni all’insegna delle degustazioni enogastronomiche con musica dal vivo. L’appuntamento con «Montenetto in Rosso» è per il fine settimana, venerdì e sabato a partire dalle 20 nella cascina San Giorgio di Capriano. • © RIPRODUZIONE RISERVATA

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