Don Alberto Baiguera è stato ordinato sacerdote nel 2002. È stato curato a Trenzano per un anno e a Paderno Franciacorta fino al 2013 quando è stato trasferito a Leno dove, insieme con altri curati, collabora con il parroco monsignor Giovanni Palamini. In particolare a don Alberto è affidata la cura pastorale di Porzano, ma garantisce anche il servizio religioso per gli ammalati dell’ospedale del paese della Bassa oltre che essere presente a Leno e Milzanello secondo le necessità.
DAL 2013 LA PARROCCHIA di San Martino ha un parroco nuovo, l’abate di Leno ed è affidata alle cure di don Alberto. È una parrocchia vivace con un forte legame con il mondo laico.
«Il fatto che non ci sia un parroco stabile –sostiene don Alberto – poco o nulla ha mutato nella comunità. Continuano le iniziative che tradizionalmente vi si svolgevano e questo ha stimolato ancor più la partecipazione dei volontari. La popolazione supera i mille abitanti e la pratica religiosa coinvolge un 30% dei residenti. La religiosità è abbastanza tradizionale e si mostra con un forte attaccamento alle manifestazioni in occasione della festa del patrono e altre ricorrenze. Da ricordare il forte attaccamento alla “Madonna della Stalla”, piccola chiesa situata in campagna. Sono vivi – continua il curato – i Centri di ascolto in Avvento e i Cammini Neocatecumenali in Quaresima».
Ma qual è la funzione del centro giovanile all’interno della parrocchia?
«L’oratorio - spiega il curato - è nato negli anni Settanta e, da subito, è diventato un punto di riferimento importante per giovani e adulti. Anzi è sorto grazie all’impegno dei volontari. Per questo la gente è molto attaccata al centro giovanile».
Nell’ultimo mezzo secolo l’oratorio si è evoluto ed ora «dispone di spazi accoglienti. Abbiamo un bar diventato il punto di ritrovo di tutta la comunità - rimarca don Alberto -: c’è un salone polivalente molto utilizzato, in estate anche per il Grest. All’esterno offriamo ai ragazzi un parco giochi». L’oratorio è soprattutto il terminale della catechesi. «Disponiamo di otto aule destinate alla formazione di 60 bambini seguiti da 12 catechisti - sottolinea il curato -: due invece sono di supporto del curato per l’Iniziazione cristiana degli adulti.
L’oratorio però è anche aggregazione e formazione attraverso attività ludiche.
«Per questo abbiamo un campo di calcio in erba che ospita uno dei tornei notturni più rinomati della Bassa - afferma con una punta di orgoglio don Alberto -. Il campo è attrezzato con illuminazione e spogliatoi. Si può usare per il volley e la pallacanestro anche una piastra polifunzionale. Per le numerose feste e incontri è stato costruita un’ampia struttura in legno che possiamo utilizzare durante il Grest, in occasione degli incontri di calcio e nelle numerose feste. Abbiamo anche, a questo proposito, una cucina ben attrezzata».
A GIUGNO, l’oratorio ospita il Grest che dura tre settimane. «È molto frequentato anche da ragazzi di altri paesi vicini. Per gli adolescenti c’è un campo scuola aperto ai giovani di Leno e Milzanello. Un altro campo scuola, è proposto agli studenti delle superiori. La comunità è coinvolta in iniziative religiose e aggregative: a Natale allestisce il presepio vivente e organizza il concorso delle Natività, all’Epifania rievoca l’arrivo dei Re magi. Organizziamo la Via Crucis vivente e a Carnevale c’è la sfilata di carri allegorici - conclude il curato -. Un paese vivace che guarda avanti con i piedi piantati nella tradizione.G.B.M.