Si è spento il
colonnello delle
previsioni meteo

di Milena Moneta
Il colonnello Aldo Foglia  in onda sul Tg5 dal Centro Epson Meteo
Il colonnello Aldo Foglia in onda sul Tg5 dal Centro Epson Meteo
Il colonnello Aldo Foglia  in onda sul Tg5 dal Centro Epson Meteo
Il colonnello Aldo Foglia in onda sul Tg5 dal Centro Epson Meteo

Milena Moneta «Un padre amorevole e unico, una persona di grande spessore umano, onesta e trasparente come non ce ne sono più», così Ester Mesa ricorda il marito, il colonnello Aldo Foglia, «l’uomo delle previsioni», il «Che tempo che fa» di adozione ghedese, noto al grande pubblico per le previsioni meteorologiche trasmesse da Canale 5, scomparso ieri a mezzogiorno a causa di uno shock settico. Per chi lo ha conosciuto «una grande persona», corretta, gentile. Aldo Foglia era nato il 30 luglio del 1933 in Abruzzo, a Lanciano, in provincia di Chieti. Arruolato nell'Aeronautica militare, quasi subito, negli anni Cinquanta era stato trasferito a Ghedi, al 6° Stormo. In paese, come quasi tutti i militari dell’epoca, anche lui ha conosciuto quella che sarebbe diventata sua moglie. Fidanzatosi con Ester, decisero di accasarsi nel 1965. Dal loro saldo matrimonio sono nati due figli, Fulvia, laureata in matematica applicate, e Stefano, laureato in Economia e commercio. Verso fine carriera aveva iniziato a lavorare per il Centro Epson Meteo e, una volta raggiunta la pensione, nel 1993, con il colonnello Giuliacci aveva cominciato a trasmettere le previsioni del tempo per Canale 5 e il Tg della mattina. Aveva continuato a lavorarvi facendo il pendolare dalla Bassa fino a Segrate fino al 2008. Poi si era dedicato esclusivamente alla bella famiglia. La sua morte è stata repentina e inaspettata: non era esente da problemi di salute, ma niente che potesse far supporre una complicanza, un brusco peggioramento, tanto che fino a sabato si era spostato guidando la sua automobile. Domenica aveva cucinato per sé e la famiglia spaghetti all’astice, poi verso sera aveva cominciato a non sentirsi bene tanto che lunedì mattina era stato ricoverato all’Ospedale Civile in terapia intensiva. «L’ho visto intorpidirsi come non era mai accaduto - dice la moglie - per questo ero agitatissima e spaventata, ma i medici avevano grande fiducia e mi hanno trasmesso ottimismo. Invece il giorno dopo a mezzogiorno era già morto». La salma è rientrata nella abitazione di via Curvane 56, dove alle 20 di oggi si terrà la veglia funebre. I funerali si celebreranno nella chiesa parrocchiale di Santa Maria Assunta alle 15,30 di domani, poi la salma proseguirà per il cimitero ghedese. •

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