Assalti ai bancomat: sgominata la banda dei blitz all’esplosivo

di M.P.

Un’organizzazione nemmeno troppo lontanamente assimilabile a una militare. Con tanto di palo armato di mitragliatore e particolare confidenza con gli esplosivi che venivano utilizzati per fare saltare i bancomat. SONO STATI ARRESTATI in due, altrettanti sono denunciati in stato di libertà per i medesimi reati. Poi ci sono due denunce per favoreggiamento. I carabinieri del Nucleo operativo Radiomobile della compagnia di Salò, hanno posto fine alle razzie esplosive di una banda dedita agli assalti ai bancomat che nelle proprie «notti col botto» ha fatto tappa anche nel Bresciano. Dall’esplosione del bancomat della Banca di Credito Cooperativo del Garda, di Padenghe, avvenuta il 14 ottobre 2017, hanno preso il via le indagini. I carabinieri di Salò, coordinati dalla Procura della Repubblica di Brescia, ad attribuire alla banda, tutta residente nel Veneto e composta da sinti, altri due colpi. Il primo alla filiale Unicredit di Ozzano dell’Emilia, in provincia di Bologna il 1° novembre 2017, il secondo 7 giorni dopo, alla B.C.C. Cassa Padana di Bovolone, in provincia di Verona. Solo quest’ultimo però è andato a segno. Sia quello nel Bresciano che quello nel Bolognese si sono rivelati tentativi di furto. Una banda in ogni caso, caratterizzata da un’alta mobilità con auto di grossa cilindrata, rubate a cui veniva applicata, volta per volta, una targa diversa, anch’essa rubata. Il mitra che veniva usato dalla vedetta e i differenti tipi di piedi di porco venivano nascosti in un tombino a Campodarsego in provincia di Padova. L’ordinanza d’arresto è stata firmata dal gip Lorenzo Benini, su richiesta del pm Mauro Leo Tenaglia. Il colonnello Luciano Magrini, comandante provinciale dei carabinieri ha illustrato la complessità dell’indagine. Sono intervenuti, alla conferenza stampa anche il colonnello Oreste Gargano, il maggiore Alessandro Firinu, e il luogotenente Cosimo Fabrizio. • © RIPRODUZIONE RISERVATA

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