Maxi-rissa a Lonato:
c’è Mario Balotelli
Un ferito perde 3 dita

di Carla Costa
Mario Balotelli, seminascosto dal berretto, e il fratello Enoch LAPRESSE
Mario Balotelli, seminascosto dal berretto, e il fratello Enoch LAPRESSE
Mario Balotelli, seminascosto dal berretto, e il fratello Enoch LAPRESSE
Mario Balotelli, seminascosto dal berretto, e il fratello Enoch LAPRESSE

Nuova disavventura per Mario Balotelli. Che da protagonista mancato degli Europei di calcio, proprio lui che quattro anni fa aveva portato l’Italia in finale, si è trasformato in protagonista dell’ennesimo episodio di cronaca.

È successo all’alba di sabato, a Lonato, quando gli attimi felici in posa tra un selfie e l'altro, con i fan sorridenti a circondarlo, hanno lasciato il posto in un battito di ciglia a una vera e propria rissa da saloon, con feriti e persino un 33enne di Sarezzo che ha perso tre dita.

LA DINAMICA. Erano da poco passate le 4 nel piazzale che si trova in via Catullo al civico 5, l'indirizzo che pochi minuti più tardi comparirà sul sito dell'Areu per segnalare un intervento per «evento violento». Sulla strada lí nel piazzale, fermi, ci sono due pullman pronti a portare a casa decine di ragazzi che hanno appena concluso la serata in discoteca. Gli animi sono allegri. Lí vicino, poco dopo, arriva in auto Mario Balotelli con il fratello e la sua «crew». Una volta sceso, Super Mario si concede con tranquillità a qualche selfie con i suoi fan. Poi qualcuno gli si avvicina e pare siano volate parole grosse all’indirizzo dell’ex Milan e Inter. Così finisce la festa.

Scatta la rissa a suon di pugni e botte da orbi tra i ragazzi dei due pullman, almeno una cinquantina. «Balo» e la sua comitiva si ritirano. Nessuno sa come sia iniziata, ma come sia finita sì. Ad avere la peggio un 33enne di Sarezzo, che ha perso tre dita di una mano: mignolo, medio e anulare. Quando i soccorsi sono arrivati sul posto, il ragazzo era una maschera di sangue. Per cercare di ripararsi, pare che fosse salito su uno dei due pullman.

MA QUALCUNO lo ha inseguito e ha tentato di trascinarlo giù dal mezzo. A quel punto, per provare a resistere alla presa, il 33enne si è aggrappato disperatamente all'obliteratrice. Ma non è bastato. Anzi, la mossa gli è costata cara: chi lo stava aggredendo lo ha strappato verso l’esterno e le sue dita sono rimaste incastrate nella macchinetta che timbra i biglietti. Poco più tardi al pronto soccorso gli sono state amputate tre dita. Un momento di ordinario contatto tra fan e contestatori che probabilmente per qualche parola di troppo è degenerato in una maxi rissa.

Spetterà comunque ai carabinieri di Desenzano e Lonato, intervenuti sul posto far luce su quanto accaduto, ricostruire la dinamica e capire quale sia stata la miccia che ha innescato il parapiglia. E individuare gli eventuali responsabili delle gravi ferite che sono costate le dita alla vittima dell’aggressione.

Per Super Mario l’ennesimo episodio sfortunato di una lunga serie.

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