Gussago,
continuità
con Coccoli

di Alessandro Maffessoli
Giovanni Coccoli festeggia davanti al municipio di Gussago con il sindaco uscente Bruno Marchina
Giovanni Coccoli festeggia davanti al municipio di Gussago con il sindaco uscente Bruno Marchina
Elezioni a Gussago (Fotolive)

Gussago resta nel solco della continuità con un «ribaltone» ai ballottaggi. Giovanni Coccoli, espressione dell’esecutivo uscente guidato da Bruno Marchina è stato scelto come nuovo sindaco col 53,93% dei consensi. Con un controsorpasso è riuscito a invertire il risultato del primo turno che lo vedeva rincorrere, sia pure soltanto di 107 voti, il rivale del centrodestra Stefano Quarena, il quale stavolta si è fermato al 46,07%.

L’ESPONENTE di «Gussago Insieme» ha dunque capitalizzato l’endorsment di Francesco Raucci: anche senza apparentamenti ufficiali il candidato di «Sinistra-Progetto Bene Comune» che l’11 giugno aveva incassato 453 preferenze, alla vigilia del ballottaggio aveva invitato i suoi sostenitori a dirottare i suffragi su Coccoli, «rappresentante di una lista più vicina alle nostre idee». Quella di Coccoli non è la vittoria del Partito Democratico che per bocca del candidato al primo turno Stefano Bazzana aveva preso le distanze sia da Stefano Quarena che dalla coalizione di «Gussago Insieme». Evidentemente però, sul neosindaco sono confluti molti dei consensi delle civiche «Con voi» e «Siamo Sale» che erano nell’orbita di Stefano Bazzana.

Una vittoria importante che permetterà alla lista civica di dare ulteriore continuità ad un lavoro portato avanti per 15 degli ultimi 20 anni, con il sindaco uscente Bruno Marchina grande protagonista. La continuità ha avuto così la meglio sulla voglia di cambiamento proposta dal rivale Stefano Quarena, sostenuto da Lega Nord, Fratelli d’Italia e dalla lista civica «Riprendiamoci Gussago» e scattato dalla pole-position al termine del primo turno (31,64% dei consensi contro il 30,43% strappato dal neo sindaco Giovanni Coccoli). Una lotta giocata sul filo dei voti che si è ripetuta anche in occasione del primo storico ballottaggio per Gussago. Un testata a testa che si è concluso con la vittoria delle coalizioni delle forze di centrosinistra. Sullo sfondo resta l’astensionismo primo partito assoluto. Hanno votato solo 6.807 persone su 12.916 aventi diritto, pari al 52,7 %, in ribasso rispetto al 61,35% del primo turno.

NESSUN APPARENTAMENTO ufficiale, si diceva, ha caratterizzato i ballottaggi a Gussago, ma la sconfitta di Stefano Quarena che aveva fatto registrare uno storico boom di consensi al primo turno, brucia particolarmente a Forza Italia che in teoria avrebbe dovuto essere il valore aggiunto per conquistare la fascia tricolore.

Per spingere Stefano Quarena verso la carica di sindaco era scesa in campo addirittura la leader regionale degli «azzurri» Mariastella Gelmini che, al fianco di Viviana Beccalossi di Fratelli d’Italia e Simona Bordonali della Lega Nord aveva chiesto a simpatizzanti e militanti di Forza Italia di appoggiare il candidato del centrodestra.

Il tutto nonostante al primo turno Forza Italia avesse optato per il candidato Luca Aliprandi che tuttavia - in aperta polemica con il partito azzurro - aveva a sua volta chiesto ai suoi elettori di non votare nessuno al ballottaggio.

L’alleanza a scoppio ritardato fra i moderati non è bastata a riportare nella stanza dei bottoni Stefano Quarena educe da una precedente esperienza maturata all’interno della Giunta guidata dal sindaco della Lega Nord Lucia Lazzari, implosa e arrivata al capolinea prima della scadenza naturale del mandato.

«Penso che la comunità abbia riflettuto e deciso con grande maturità e lungimiranza di ridare fiducia all’esecutivo uscente. Spetterà ora a noi ricambiare con i fatti questa fiducia», sono le prime parole pronunciate subito dopo la vittoria da Giovanni Coccoli.

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