La chiesa si riempie per Ercole
«Mancherai, hai dato molto»

di Greta Maffei
L’arrivo del feretro davanti all’altare della chiesa parrocchiale di Nuvolento FOTOLIVEL’attesa del corteo funebre davanti alla parrocchiale FOTOLIVEErcole Bodei aveva 43 anni, era figlio del fondatore della Fonte Sole
L’arrivo del feretro davanti all’altare della chiesa parrocchiale di Nuvolento FOTOLIVEL’attesa del corteo funebre davanti alla parrocchiale FOTOLIVEErcole Bodei aveva 43 anni, era figlio del fondatore della Fonte Sole
L’arrivo del feretro davanti all’altare della chiesa parrocchiale di Nuvolento FOTOLIVEL’attesa del corteo funebre davanti alla parrocchiale FOTOLIVEErcole Bodei aveva 43 anni, era figlio del fondatore della Fonte Sole
L’arrivo del feretro davanti all’altare della chiesa parrocchiale di Nuvolento FOTOLIVEL’attesa del corteo funebre davanti alla parrocchiale FOTOLIVEErcole Bodei aveva 43 anni, era figlio del fondatore della Fonte Sole

«Ercole, siamo in tanti per dirti che ti amiamo. È inutile cercare altre parole, abbiamo bisogno di manifestare quello che il nostro cuore dice a te, che ci senti e ne sono certo, perché l’amore non muore mai».

Ieri mattina la chiesa parrocchiale di Nuvolento era gremita per dare l’ultimo saluto a Ercole Bodei, il giovane imprenditore di 43 anni che lunedì ha perso la vita per un malore che lo ha colpito mentre era alla guida sull’autostrada A22, di ritorno da un fine settimana al mare con la famiglia.

Il corteo, partito dall’abitazione di via Garibaldi, vicino alla sede dell’azienda di famiglia Fonte Sole, ha raggiunto la piazza antistante la chiesa poco dopo le 10, dove una moltitudine di persone attendeva il feretro prima di entrare per assistere alla funzione. Il rito, semplice e tradizionale, è stato concelebrato dal parroco di Nuvolento don Severino Maffezzoni insieme ad altri sacerdoti e diaconi. I cari, gli amici, i conoscenti e l’intera comunità, ancora scossi, tra le lacrime e qualche sorriso malinconico, hanno riconosciuto il loro Ercole nelle parole dei sacerdoti: «Noi siamo qui per ringraziare per il dono della sua presenza. Una bella presenza. Una gioiosa presenza. Una presenza che ci insegnava a sdrammatizzare quando c’erano dei problemi». Ed è citando una massima di Seneca che si parla di Ercole come un grande esempio: «Nella forza del suo animo c’era anche questa sensibilità, che si traduceva in carità operativa. Noi tutti siamo cristiani battezzati, noi tutti siamo credenti nel Dio della vita. Ma oggi la nostra fede si gioca sulla nostra credibilità ed Ercole è stato un uomo, un padre, un marito credibile perché all’interno della comunità di Nuvolento ha saputo dare tanto di sé».

I SACERDOTI, così come l’intera comunità, hanno espresso tutta la loro vicinanza alla moglie Deborah, ai figli Dalila e Lorenzo, ai genitori Franco e Maria Grazia, al fratello Matteo e a tutti i famigliari in questo immenso dolore, ringraziando anche a loro nome quanti sono intervenuti per salutare e ricordare il congiunto. Infine, le ultime parole prima dell’estremo saluto: «Grazie ad Ercole per quanto ha fatto per tutti noi, e noi lo sappiamo. Grazie a voi, cari famigliari, perché Ercole non lo dimenticheremo mai». Al termine della celebrazione i parenti più stretti, si sono diretti in corteo al cimitero del paese per dire definitivamente addio ad un uomo che, sicuramente, non doveva andarsene così presto e la cui scomparsa ha lasciato un vuoto incolmabile.

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