Picchia compagna
nel giorno
anti-violenza

di Mario Pari
Ha massacrato la compagna nella Giornata contro la violenza sulle donne
Ha massacrato la compagna nella Giornata contro la violenza sulle donne
Ha massacrato la compagna nella Giornata contro la violenza sulle donne
Ha massacrato la compagna nella Giornata contro la violenza sulle donne

Ha preso a pugni lei e i carabinieri. Ma ha calpestato anche il senso di una giornata in cui la parola violenza avrebbe dovuto essere pronunciata solamente per contrastarla. Invece, l’altra sera, a Gardone Riviera una donna è stata picchiata. Il responsabile dell’aggressione un 43enne rincasato per l’ennesima volta in preda ai fumi dell’alcol. Mentre nel mondo ci si preparava a mettere in campo ogni sforzo per contrastare la violenza sulle donne, lui ha pensato bene di picchiare.

PRIMA SONO STATE parole pesanti, un’aggressione verbale. Poi però è passato alle mani. E lei si è trovata in una situazione che non poteva più reggere, che sarebbe potuta degenerare ulteriormente. Quindi la chiamata ai carabinieri. Nell’abitazione di Gardone Riviera sono arrivati i carabinieri del Nucleo Operativo Radiomobile della Compagnia di Salò. Il clima era pesante nella casa in cui fino a poco prima una donna era stata picchiata e oltraggiata. E quanto era successo è stato riferito dalla vittima ai militari che hanno proceduto a chiedere al compagno le generalità e una spiegazione. La risposta è stata molto poco verbale, certamente più fisica. Il capo equipaggio è stato colpito con un pugno al volto, l’altro carabiniere a una mano. Non è stato facile, ma alla fine i due carabinieri sono riusciti a immobilizzare il 43enne e ad arrestarlo. Le accuse: resistenza a pubblico ufficiale e lesioni. I carabinieri sono dovuti ricorrere alle cure mediche. L’arrestato è stato processato per direttissima e dopo la convalida rimesso in libertà in attesa della prossima udienza.

UNA VICENDA come tante altre di cui si è riferito nei giorni scorsi, in vista della Giornata internazionale contro la violenza sulle donne. Stavolta però non èuna «storia» raccolta per sensibilizzare, per fare conoscere cosa quanto una donna subisce. Stavolta sono volate parole e pugni anche in quelle ore, ad ulteriore conferma che gli sforzi per debellare questo fenomeno non saranno mai troppi. Poteva andare peggio a Gardone Riviera, l’altra sera, ma la vittima ha trovato la forza di chiamare i carabinieri nella spirale di violenza, figlia, almeno in parte dell’alcol. Ma è evidente che non si tratta solo di un bicchiere in più. Quello ha solo fatto da detonatore alla convinzione che tra le mura domestiche - il luogo in cui avviene la maggior parte di violenze di genere - alzare le mani è sempre possibile. Ora il compagno violento è nuovamente in libertà.

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