Artogne, fra Cesari e il bis c’è un centrodestra unito

di Domenico Benzoni
La sfidante Barbara BonicelliGian Pietro Cesari  tenta il bis Il palazzo comunale di Artogne: il quadro elettorale va delineandosi
La sfidante Barbara BonicelliGian Pietro Cesari tenta il bis Il palazzo comunale di Artogne: il quadro elettorale va delineandosi
La sfidante Barbara BonicelliGian Pietro Cesari  tenta il bis Il palazzo comunale di Artogne: il quadro elettorale va delineandosi
La sfidante Barbara BonicelliGian Pietro Cesari tenta il bis Il palazzo comunale di Artogne: il quadro elettorale va delineandosi

Correndo da soli si finisce spesso per perdere, lo ha dimostrato la storia recente; insieme (forse) si può invece fare centro. Il centrodestra di Artogne ha fatto tesoro del flop elettorale che nel maggio 2011 lo aveva relegato in minoranza. In quella occasione la separazione tra Lega nord e la civica «Per Artogne Piazze Acquebone» favorì l’ascesa al vertice del Comune di Gianpietro Cesari che, guidando la lista «Il Maglio», aveva ottenuto il 43,22% dei voti. Cercando di non ripetere l’esperienza negativa, alle prossime amministrative di giugno le due formazioni torneranno a correre insieme.

IL PERCORSO per arrivare alla riunificazione non è stato facile, e ci sono voluti non pochi incontri per trovare la quadra in merito alla futura, eventuale rappresentanza negli enti comprensoriali (Comunità montana e consorzio Bim), alla composizione della giunta, che dovrebbe essere paritaria indipendentemente dal peso delle due componenti politiche, e alle quote rosa. Alla fine l’accordo è stato raggiunto, e l’11 aprile si è stappata la prima bottiglia, quella dell’accordo. Ora si lavora ai dettagli e al programma, in attesa di vedere se il 6 giugno si potrà stappare anche quella del brindisi più importante.

A proposito di quote rosa, a guidare la squadra di centrodestra è stata scelta una donna: Barbara Bonicelli, psicologa e psicoterapeuta, docente della Scuola edile bresciana. Un volto completamente nuovo nel mondo dell’amministrazione comunale, che dovrà vedersela con l’uscente Gian Pietro Cesari, inizialmente riluttante a ricandidarsi, ma poi dichiaratosi pronto per un secondo mandato per portare avanti l’attività amministrativa iniziata nel 2011.

IN QUESTO CASO squadra che vince non si cambia (o quasi), e nella lista degli uscenti ci saranno diverse conferme; prime tra tutte quelle del nome e del logo. «A Il Maglio ci teniamo particolarmente - commenta Cesari - perchè per noi rappresenta un modo di gestire la cosa pubblica fatto di impegno sociale senza interessi».

In attesa di conoscere nei dettagli i programmi di entrambi i gruppi in corsa per il municipio si può dire che la prossima consultazione elettorale artognese si trasformerà in una sorta di giudizio sull’operato dell’amministrazione uscente, mentre per il centrodestra rappresenterà l’occasione per ritornare ai vertici del Comune dopo averlo perso contro Simone Quetti, riconquistato con Maddalena Lorenzetti e perso nuovamente nel confronto nelle urne con l’attuale primo cittadino.

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