La centrale a biomasse non c’è
Ma sul progetto è già bagarre

di Massimo Pasinetti
Un impianto di produzione di calore dagli scarti del legno
Un impianto di produzione di calore dagli scarti del legno
Un impianto di produzione di calore dagli scarti del legno
Un impianto di produzione di calore dagli scarti del legno

Il progetto, fanno sapere dal Comune, è ancora in fase embrionale. L’idea c’è, ma sul come, dove e quando al momento di certezze nemmeno una. Si sta ragionando e studiando. Perché realizzare una centrale termica a biomasse nel cuore del paese, destinata ad alimentare il fabbisogno del polo scolastico, non è mica uno scherzo. Ci sono parecchie variabili delle quali tenere conto e numerosi dettagli che alla fine potrebbero fare la differenza. Oltre al parere dei cittadini, che aspettando notizie certe sono già scesi in campo per dire la loro e chiedere spiegazioni.

Come? Attraverso il neonato comitato Casa (Cittadinanza Attiva Salute Ambiente), che si è costituito di recente e si prepara al debutto ufficiale. In programma domani sera, alle 20.30, negli spazi della biblioteca La Pigna. Che ospiteranno l’incontro «Una centrale in centro», tavolo di discussione e informazione sul progetto. Tra le altre cose, si parlerà di cos’è e come funziona una centrale, se sia meglio il cippato (scarto di lavorazione del legname) o il gas, degli eventuali vantaggi economici, delle possibili ricadute sull’ambiente e la salute.

A coordinare i lavori ci sarà Ilaria Tiboni; previsti gli interventi dell’ingegner Massimo Cerani, consulente in ambito sanitario ed energetico, di Celestino Panizza, presidente dell’associazione «Medici per l’Ambiente», e di Sergio Piardi, sindaco di Marmentino, paese che da anni (non senza fibrillazioni) ospita un impianto alimentato a biomasse.

IL COMUNE però nel frattempo mette le mani avanti. A parlare è il sindaco Giuseppe Lancini. «Visto l’imminente incontro pubblico a cura del comitato Casa, a scanso di interpretazioni sbagliate e conclusioni affrettate, vogliamo fornire delle precisazioni. Il progetto per la caldaia a cippato che si sta pensando di realizzare in via Poli, per fornire il riscaldamento al polo scolastico, è tuttora in fase di studio, e nessuno schema definitivo, né l’esatta ubicazione della caldaia sono mai stati resi pubblici». È in fase di valutazione la possibilità di accedere al Conto Energia secondo le leggi. «Per questo le ipotesi finora prese in considerazione sono provvisorie, da sviluppare tenendo conto delle nuove possibilità di finanziamento. Stiamo valutando quale sia la migliore soluzione in termini economici, di efficienza energetica e di impatto sul territorio. E siamo certi che, anche con l’aiuto della minoranza, riusciremo a trovare una soluzione che rispetti l’ambiente, il paesaggio e le tasche dei cittadini. Intanto - conclude il sindaco Lancini - possiamo garantire che l’impianto sarà destinato alla produzione esclusiva di calore, a differenza di altre tipologie di impianti studiate per altri scopi e realizzate in altri comuni, che prevedevano la produzione di energia elettrica».

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