Dopo 150 anni
un sacerdote
a Irma

di Edmondo Bertussi
Il  borgo di Irma: per il più piccolo Comune della provincia in arrivo un fine settimana di festaDon Federico Corsini con la famiglia: sabato l’ordinazione in Duomo
Il borgo di Irma: per il più piccolo Comune della provincia in arrivo un fine settimana di festaDon Federico Corsini con la famiglia: sabato l’ordinazione in Duomo
Il  borgo di Irma: per il più piccolo Comune della provincia in arrivo un fine settimana di festaDon Federico Corsini con la famiglia: sabato l’ordinazione in Duomo
Il borgo di Irma: per il più piccolo Comune della provincia in arrivo un fine settimana di festaDon Federico Corsini con la famiglia: sabato l’ordinazione in Duomo

Irma festeggia don Federico Corsini, primo sacerdote dopo un secolo e mezzo. Un evento storico per il più piccolo Comune della provincia di Brescia, che conta 140 abitanti in pratica tutti imparentati nei secoli. Sabato saranno in tanti in Duomo, in città, a far sentire la loro vicinanza a Federico Corsini, che porta un cognome tra i più diffusi e antichi dello storico borgo, che nel Seicento, prima delle grandi pestilenze, ricco di pascoli e bestiame, contava quasi settecento abitanti.

FEDERICO sarà ordinato sacerdote con altri tre diaconi e entrerà subito nella storia del suo paese. Non succedeva da oltre un secolo, anzi uno e mezzo se si guarda ai sacerdoti diocesani: un suo lontanissimo parente, don Vincenzo Corsini, è nato nel 1850 ed è morto nel 1920.

Poi c’è soltanto un frate minore, padre Corrado Turinelli(1912-1986).

Classe 1991, a guardare alla storia dei suoi 26 anni Federico sembrava destinato a altro «mestiere»: la mamma Maria Grazia, una Tanghetti bovegnese, con il papà Livio e la sorella minore Vanessa gestisce lo storico rifugio Marilisa in Vezzale, tra prati e boschi.

Come racconta la mamma, lui si portava dentro il desiderio vocazionale già da chierichetto quando questa funzione, nei piccolissimi paesi di montagna, era l’unico modo di stare insieme.

DOPO LA TERZA media, spinto e incoraggiato dal parroco di Magno di Bovegno don Giuseppe Mattanza, entrava in seminario minore.

I suoi, pensando prudentemente che se la vocazione c’era doveva maturare, intanto lo convinsero, con un occhio al loro «Marilisa», a fare l’alberghiero e conseguire così il diploma di scuola superiore. Poi l’entrata convinta e consapevole in seminario, il diaconato e domenica l’ordinazione. Sabato mattina un pulmann porterà i suoi compaesani, con in testa il sindaco Mauro Bertelli e il vicesindaco Michela Taboni e il parroco don Luca Ferrari, a Brescia per la cerimonia in Duomo. La sera nella parrocchiale di San Bernardo a Magno di Bovegno, terra dei suoi di parte materna, sarà festeggiato con il dono da parte dello zio Ettore Tanghetti del calice da messa.

Domenica mattina, dopo il raduno e il corteo dalla Casa de l’Alpino, la sua prima messa solenne alle 10.30 a Irma, nella parrocchiale della Santissima Trinità. Alle 15.30 vespri solenni e rinfresco per tutti offerto dall’Amministrazione comunale. Una festa comunitaria che celebra un evento storico: un prete a Irma dopo 150 anni.

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