Ancora nove mesi per chiudere la questione e voltare pagina. Sul tavolo 171 mila azioni che il Comune di Lumezzane, la partecipata Lumetec e 65 (su 152) privati possiedono in Lumenergia e che intendono vendere.
Ma nelle ultime settimane, dopo che la gara pubblica è andata deserta, si è passati alle trattative dirette tra l’azienda speciale Albatros - incaricata dell’operazione dal Comune - e alcune realtà interessate. Il tema è stato affrontato nell’ultimo Consiglio comunale per un aggiornamento, anche se il sindaco Matteo Zani ha fatto presagire che si è in alto mare. Una notizia comunque c’è: nero su bianco è stato definito che il «closing» dovrà avvenire alle attuali condizioni entro la fine dell’anno, quindi dead line fissata è il 31 dicembre.
LUMENERGIA, che a fine marzo ha compiuto 20 anni, si occupa di portare energia elettrica e gas metano alle aziende e alle famiglie valgobbine. Funzioni non indispensabili per far muovere la «macchina» comunale e per questo motivo la partecipata - 37% dall’ente, anche attraverso Lumetec - è finita nell’elenco dei rami da tagliare (anche sulla spinta di una legislazione che a livello nazionale si è fatta molto più vincolante).
Il pacchetto azionario di Lumenergia, che da quasi un anno ha un nuovo sportello in via Roma, è nelle mai di A2A per il 33%, per il 30,95% di Lumetec (altra municipalizzata), per poco più del 6% direttamente del municipio e per il 29% di un centinaio di azionisti privati.
LA VOLONTÀ di tagliare le partecipazioni aveva spinto il Comune a lanciare il bando: all’asta il 57% (maggioranza) per 1,8 milioni di euro. Ma è stato un buco nell’acqua, anche se un paio di società energetiche restano alla finestra. Il problema? La gestione del Palafiera in zona industriale. Ora se ne occupa proprio Lumenergia e potrebbe passare di mano direttamente al Comune o tramite un’altra società. A fronte, però, di un esborso di 75 mila euro all’anno per dieci anni. Un impegno non di poco conto.