La «rimonta» delle trote dà spettacolo nel torrente

Una delle trote fotografate ieri in risalita sul torrente di Toscolano
Una delle trote fotografate ieri in risalita sul torrente di Toscolano
Una delle trote fotografate ieri in risalita sul torrente di Toscolano
Una delle trote fotografate ieri in risalita sul torrente di Toscolano

Era raggiante ieri Paolo Marai, dell’associazione «la Fario» di Toscolano Maderno, impegnato sul torrente per monitorare la «rimonta» delle trote lacustri, specie rara, delicata e preziosa. LA RIMONTA per la riproduzione sta andando bene: è bastato che la portata del corso d’acqua aumentasse per le piogge, ed ecco che un buon numero di esemplari è risalito a deporre le uova. «In una giornata ne abbiamo contati almeno una quindicina. Dieci di questi - prosegue - sono stati prelevati dal greto del fiume e portati nella nostra “nursery”, l’incubatoio ittico allestito in valle delle Camerate, dove prima del rilascio, preleveremo alcuni campioni di tessuto che saranno in seguito analizzati con il supporto del centro studi Biologia e Ambiente di Erba». Si tratta in ogni caso di episodi sporadici e isolati, favoriti soprattutto dai recenti lavori di riqualificazione dell’alveo e soprattutto dalla pioggia caduta. Lo sbarramento della diga di Valvestino, gestita da Enel, da tempo non rilascia a valle nemmeno una goccia d’acqua e vane si sono rivelate le richieste formali di un rilascio per circa 10-12 giorni, per permettere alle trote di risalire il fiume e deporre le uova. Se si pensa che ogni femmina depone 1.500 uova per chilo di peso, tutti dovremmo riflettere sui danni arrecati all’ecosistema e alle biodiversità del lago». L.SCA.

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