Al buio «nella bottega del Moretto», un viaggio alla scoperta dell’arte

di Elia Zupelli
Al Museo Diocesano da domani si racconta attraverso i sensi l’opera di Alessandro Bonvicino detto il Moretto FOTO ONLY CREW/Filippo VeneziaPercorso tattile e multisensoriale, allestito in permanenza: l’inaugurazione alle 18 di questo sabato ONLY CREW
Al Museo Diocesano da domani si racconta attraverso i sensi l’opera di Alessandro Bonvicino detto il Moretto FOTO ONLY CREW/Filippo VeneziaPercorso tattile e multisensoriale, allestito in permanenza: l’inaugurazione alle 18 di questo sabato ONLY CREW
Al Museo Diocesano da domani si racconta attraverso i sensi l’opera di Alessandro Bonvicino detto il Moretto FOTO ONLY CREW/Filippo VeneziaPercorso tattile e multisensoriale, allestito in permanenza: l’inaugurazione alle 18 di questo sabato ONLY CREW
Al Museo Diocesano da domani si racconta attraverso i sensi l’opera di Alessandro Bonvicino detto il Moretto FOTO ONLY CREW/Filippo VeneziaPercorso tattile e multisensoriale, allestito in permanenza: l’inaugurazione alle 18 di questo sabato ONLY CREW

Un percorso tattile e multisensoriale, allestito in permanenza, che racconta attraverso i sensi dell’udito, dell’olfatto, del tatto e del gusto, l’opera di Alessandro Bonvicino detto il Moretto, La Madonna col Bambino in gloria, San Giovanni Evangelista, il beato Lorenzo Giustiniani e l’allegoria della Sapienza Divina: inaugura domani al primo piano del Museo Diocesano, in città, «Nella bottega del Moretto», progetto dal forte impatto sociale, organizzato in collaborazione con UICI - Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti, che fa parte del «Focus inclusività» e contempla appunto un percorso permanente per non vedenti e una stanza multisensoriale al buio, definendo due fasi di un’esperienza in reciproca interazione. Il percorso guidato si snoda lungo i corridoi delle collezioni del Museo, alla scoperta di opere e oggetti rappresentativi, come calici della fine del XIX secolo e pianete in velluto del primo ventennio del XX secolo, passando, in collegamento con la Via del Romanino, dal San Girolamo del XVI secolo rappresentato da una tavola tattile, fino a culminare proprio nella sala multisensoriale fruibile da tutti, «Nella bottega del Moretto» appunto, dove si racconta attraverso tutti i sensi le opere sopra citate. La sala al buio si presenta come una capsula rivestita di velluto blu scuro, che isola il visitatore dal mondo esterno come in una bolla senza tempo. Lo spazio è suddiviso in tre zone: nella prima, s’incontrano tre box sensoriali, attraverso i quali, utilizzando solo il tatto, il visitatore potrà vivere la sensazione di essere nella bottega del maestro cinquecentesco bresciano, toccando i «suoi» pennelli, la cornice con i suoi rilievi e la tela del quadro; la seconda racconta l’opera d’arte stessa: in un totem centrale diviso in quattro spicchi, si può toccare il tessuto dell’abito della Divina sapienza, la tiara e la corteccia del corbezzolo, l’albero che compare sulla destra dell’impianto figurativo del quadro; ancora, nella terza, un totem posizionato vicino alla proiezione dell’opera del Moretto svela la tavola tattile con la riproduzione a rilievo del dipinto per permettere al pubblico di «vederla» anche col tatto. Anche l’olfatto diventa protagonista, grazie al profumo di essenza naturale di fico, pianta presente sullo sfondo della scena. Per tutto il percorso, realizzato in collaborazione con l’architetto Roberto Bertoli e contrappuntato da QR Code che permetteranno ai non vedenti accompagnati di ascoltare le descrizioni delle opere, il visitatore sarà accompagnato dalla voce dell’attore Luciano Bertoli che, impersonando il Moretto stesso, lo condurrà all’interno della bottega alla scoperta del suo lavoro. L’inaugurazione è fissata per le 18; si terrà anche il concerto al buio che vedrà protagonisti Andrea Bettini e Fausto Beccalossi, al pianoforte e alla fisarmonica. Ingresso gratuito, previa prenotazione sul portale Eventbrite (www.museodiocesano.brescia.it).•.

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