L'EVENTO

Capitale della cultura, ultimo atto. Castelletti e Gori: «Sfida vinta, ma non finisce qui»

di Natalia Danesi
natalia.danesi@bresciaoggi.it
Al Teatro Grande la cerimonia conclusiva di BsBg2023 e il passaggio di testimone a Pesaro
La sindaca, Laura Castelletti, con alcuni volontari della Capitale ONLY CREW
La sindaca, Laura Castelletti, con alcuni volontari della Capitale ONLY CREW
Capitale della cultura: gran finale al Teatro Grande (Only Crew)

Gran finale al Teatro Grande di Brescia e al Teatro Donizetti di Bergamo per l'anno di Capitale della cultura, con il passaggio di testimone a Pesaro. Un momento di festa, di bilanci ma anche e soprattutto un'occasione per ribadire, ancora una volta, che quanto costruito nel 2023 è solo un punto d'inizio. Una serie di interventi istituzionali intervallati da performance artistiche, come quella della mezzosoprano Annalisa Stroppa accompagnata al pianoforte da Alessandro Trebeschi.

Castelletti: un anno concreto e felice

«Oggi molto più di 12 mesi fa siamo consapevoli di quanto sia importante la cultura - ha detto la sindaca Laura Castelletti -. Il presidente Mattarella all'esordio ci esortò ad essere protagonisti di un nuovo dialogo. E noi, mentre nel mondo crescono le tensioni e i conflitti, abbiamo provato a crescere insieme. Ci siamo riusciti? Io dico di sì, non solo per le vibrazioni positive ma perché è stato un grande successo. Il presidente ci ha esortato a vivere la libertà attraverso la cultura, noi l'abbiamo vissuta anche attraverso la partecipazione, in modo concreto e felice. Ci siamo divertiti, abbiamo ospitato più di 2.500 eventi, abbiamo cantato, suonato, ballato, abbiamo vissuto esperienze culturali nei quartieri, dato vita a progetti inclusivi, condiviso esperienze. Duemila volontari si sono attivati per aiutarci a rendere questo possibile mettendo a disposizione più di 31mila ore del loro tempo».

Questa è una sfida - ha aggiunto Castelletrti - «che consideriamo vinta, lo rivendico io per tutti noi che abbiamo voluto che le nostre città si mettessero in gioco. Ora dobbiamo rendere strutturale il grande salto avanti che abbiamo fatto quest'anno. Il lascito del 2023 è una nuova consapevolezza di quanto abbiamo da offrire sapendo che abbiamo ancora da crescere, progettare, innovare. A Brescia stiamo già lavorando ad un piano strategico della cultura, le tante sinergie devono diventare ancora più grandi e forti. Avremo bisogno di tutti voi, è un cammino che dobbiamo costruire insieme»

Gori: indietro non si torna

La cultura - ha aggiunto il sindaco di Bergamo Giorgio Gori - è stata ed è un «grande propellente dello sviluppo territoriale, del capitale umano e sociale di un territorio. La cultura è connessa alla libertà, diventa il miglior antidoto all'incertezza, allo spaesamento e alla paura. Siamo riusciti a far sì che la cultura ricucisse una frattura tra territori urbani ed extraurbani. In quest'anno Brescia e Bergamo hanno brillato di una luce intensa, che scalda, che ci fa guardare con più luce al futuro». Ora - ha ribadito Gori - «indietro non si torna. Il 2023 non è una parentesi, è un anno in cui la consapevolezza è uscita dalle sedi delle Amministrazioni e si è diffusa nella società, nelle case dei bresciani e dei bergamaschi»

Gli assessori Poli e Ghisalberti

Per l'assessore alla Cultura del Comune di Bergamo, il 2023 ha segnato una «una maggiore consapevolezza del patrimonio culturale delle due città e della dimensione sociale ed economica della cultura. Siamo tutti cresciuti - ha detto -, istituzioni, associazioni, enti del terzo settore».

L'assessore di Brescia Andrea Poli ha ricordato gli sforzi prodigati dai bresciani e dal sistema territoriale, anche in provincia, che «ha posto le basi in quest'anno per una collaborazione orientata al futuro. Non dobbiamo avere paura che tutto questo finisca, oggi si chiude un giro di prova ma inizia un futuro, un futuro condiviso anche con Bergamo».

Baia Curioni: un inizio di città metropolitana

Dopo l'esibizione, al Donizetti, di Carmela Remigio in «Anna Bolena» di Gaetano Donizetti è stata la volta, sul palco, dell'intervento di Stefano Baia Curioni, curatore del dossier della Capitale. «E' stato creato, quest'anno, un inizio di una città metropolitana che non c'era - ha detto -. Una città innovativa, mai pensata. Un processo esemplare in cui il saper fare e saper vivere si sono uniti, rappresentando un esempio per l'Europa. Lavorando qui ho capito il senso dell'azione culturale, che sta nella qualità delle relazioni e delle rappresentazioni che si creano».

Poi, un augurio: «Ci possiamo tutti augurare che questa esperienza possa essere pane e terra per i nostri figli: il segnale di speranza per due collettività che sanno fare insieme e sperare insieme»

Prima di un'ulteriore esibizione di Alessia Pintossi, la parola agli sponsor della Capitale: Intesa Sanpaolo (Paolo Grandi, Chief Governance officer), Fondazione Cariplo (Valeria Negrini, vicepresidente), A2A (Renato Mazzoncini, amministratore delegato), Brembo (Roberto Vavassori).

Caruso: Lombardia unica Capitale

L'assessore regionale alla Cultura Francesca Caruso ha ribadito: «Questo è l'inizio di un cammino nuovo. Per me l'intera Regione è un'unica Capitale, il fermento culturale di questi anni sta fornendo una consapevolezza nuova. Attivare il territorio partendo dalla sua identità è la chiave vincente per esperienze di successo»

Dopo un intermezzo musicale con l'omaggio a Raffaella Carrà e l'intervento, da Bergamo, del sottosegretario alla Cultura Gianmarco Mazzi, sui due palchi sono saliti alcuni volontari della Capitale insieme, al Donizetti, al sindaco di Pesaro Matteo Ricci per il passaggio del testimone. «La cultura, però - ha ammonito Castelletti - ha anche lavoratori che meritano di essere retribuiti».

«I turisti sono sempre più attratti dalla bellezza italiana e noi città medie - con Mantova, Parma, Matera - dobbiamo metterci in gioco», ha sostenuto Ricci illustrando il dossier «La natura della cultura» con il quale Pesaro ha vinto il titolo di Capitale, e che fra i temi portanti avrà il cambiamento climatico.

La cerimonia conclusiva dell'anno della Capitale si è chiusa a Brescia e a Bergamo intorno alle 19. La festa in città continua con un ricco programma di eventi nei luoghi della cultura. 

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