Numeri finali da capogiro per «Light is Life». I primi dati, non ancora ufficiali, parlano di oltre 300 mila presenze nei dieci giorni della festa promossa da A2A. Un’affluenza straordinaria caratterizzata da un continuo crescendo. Passata da qualche migliaio di ingressi nei primi giorni di apertura, per lo più senza interruzioni o grandi attese per entrare, fino ad arrivare alle lunghissime code con annessi momentanei stop per raggiunto limite di capienza massima della location, delle ultime serate. Un entusiasmo che si è respirato anche domenica nel giorno di chiusura; le ultime ore di programmazione previste a Brescia (il festival proseguirà fino al 26 a Bergamo con nuove creazioni) hanno assistito a una nuova invasione pacifica di curiosi in piazza Loggia per l'AI Data Mapping proiettato sul palazzo comunale, lungo via Musei con la «Vittoria Trasfigurata» a fare da proscenio alla Brixia Romana e lungo tutte le strade che portano al Castello, grande «involucro» delle altre 15 installazioni.
Una voglia di esserci che ha contagiato persone di ogni età, provenienti anche da fuori provincia. Dopo il «fu» CidneOn, oggi si festeggia il successo del Light is Life. Cambia il nome, così come l’organizzazione, ma la soddisfazione resta invariata: centinaia di migliaia gli ingressi, serpentoni di persone in costante processione fin sulla cima del Colle Cidneo e in città, lunghe attese per avere un passaggio sulle navette di Brescia Mobilità da piazzale Arnaldo o Fossa Bagni al Castello, soste obbligate, anche di qualche ora, per entrare nella fortezza cittadina e i Salfila esauriti nel giro di pochi giorni. E una volta dentro, ecco la possibilità di godersi la città vestita a festa, trasformata da luci e colori che ne hanno trasformato il volto rendendola più «magica».
Un «light-party» inaugurato il 10 febbraio alla presenza del sindaco Emilio Del Bono e della sua vice (e assessore alla Cultura Laura Castelletti), dei vertici aziendali di A2A (il presidente Marco Patuano e l'amministratore delegato Renato Mazzoncini) e del campione olimpico dei 100 metri piani Marcell Jacobs in compagnia dell’attore Neri Marcorè. Il tutto spinto dal motore della macchina della Capitale della Cultura. Il secondo grande appuntamento targato «BgBs23», organizzato sotto la direzione artistica dell’artista di fama internazionale Angelo Bonello e illuminato dalle installazioni, alcune inedite o create ad hoc, e «prestate» a una città visionaria.
Uno show a illuminare la suggestiva convivenza tra l’antico e il moderno, tra linguaggi artistici, tra stratificazioni di architetture, videoproiezioni e sculture luminose. Installazioni interattive lungo un percorso di innovative tecnologie che hanno dato vita alle diciassette opere. Un mondo onirico e fantastico, in cui luce, colori e suoni si sono confermati i protagonisti indiscussi delle ultime notti bresciane. «Stupore, soddisfazione e una sana punta di orgoglio bresciano», rimarcata più volte dai partecipanti a quella che è stata definita «una festa dal sapore internazionale, che ha tutte le carte in regola per entrare a pieno titolo nel circuito europeo dei più famosi e scenografici festival delle luci».•.