zona gialla

«Alla vecchia maniera», il mondo del commissario Botero

di Daniele Bonetti
La recensione dell'ultimo libro di Paolo Roversi. L'autore mantovano della fortunata serie su Radeschi debutta nella collana Giallo Mondadori
La copertina del libro «Alla vecchia maniera. Il primo caso del commissario Botero» di Paolo Roversi
La copertina del libro «Alla vecchia maniera. Il primo caso del commissario Botero» di Paolo Roversi
La copertina del libro «Alla vecchia maniera. Il primo caso del commissario Botero» di Paolo Roversi
La copertina del libro «Alla vecchia maniera. Il primo caso del commissario Botero» di Paolo Roversi

Un romanzo crime, giallo, noir, è un viaggio in un'indagine. Un'esperienza narrativa che porta il lettore a immedesimarsi con chi indaga, innamorarsi dei personaggi, provare ad essere al tempo stesso spettatore e protagonista delle pagine che sta leggendo. Zona Gialla vuole essere un appuntamento mensile di Bresciaoggi con gli amanti di questo genere. Un consiglio per la lettura, un percorso che vuole andare a scovare gli eredi di Edgar Allan Poe, unanimemente considerato come il primo autore di libri gialli della storia.

«Alla vecchia maniera. Il primo caso del commissario Botero» di Paolo Roversi

Luca Botero di mestiere fa il commissario di Polizia nella Milano di Expo 2015. Non sopporta la tecnologia tanto da essersi meritato il soprannome di l'Amish, veste con un trench e delle Church's e non rinuncia alla lunghezza vintage delle basette che lo accompagnano in interminabili partite notturne di biliardo. Superpoteri? La capacità di osservare, ragionare e dedurre per risolvere i casi più complessi. Paolo Roversi, giallista mantovano autore della fortunata serie sul giornalista-hacker Enrico Radeschi, debutta nella collana Giallo Mondadori con «Alla vecchia maniera» dando vita al commissario Luca Botero che ha tutte le carte in regola per tenere compagnia agli appassionati di letteratura crime.

Con «Alla vecchia maniera» il lettore viene catapultato in un mondo parallelo che vive in quello contemporaneo: verrà introdotto in un'indagine dove lo smartphone lascia il posto ai vecchi telefoni in bachelite, stanze piene di faldoni svolgono il compito di un hard disk, il fax resiste all'utilizzo della mail e una Lettera 22 assolve alle funzioni di un qualsiasi pc. Altro? La moka del caffè al posto delle più moderne capsule e una stanza oscura dove sviluppare le fotografie. Il novello Sherlock Holmes meneghino si ritroverà a dare un nome al colpevole della morte di un avvocato chiacchierato che costringerà il protagonista, ancora una volta, a fare i conti con il passato: un'indagine svolta alla vecchia maniera.

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