Il progresso nelle vaccinazioni, unitamente all’arrivo della bella stagione, sta consentendo agli italiani di programmare le tanto agognate ferie per un periodo di vacanza, capace di scrollarsi di dosso mesi e mesi di pandemico grigiore, spesso segnato da una grande e motivata preoccupazione. Ferie e vacanze che in bresciano mantengono invariato i termini, seppure con qualche variazione fonetica, da territorio a territorio. E se il termine vacanza, nel suo significato etimologico, significa «essere vacante da una condizione lavorativa», il sostantivo ferie deriva dal latino «Feria» collegato al «festivo» festus, che nel mondo romano indicava i giorni dedicati al culto – pubblico e privato – nel quale era proibito («Nefas», da cui nefasto) esercitare il potere giudiziario. Col Cristianesimo, la parola ha assunto una variazione di significato, passando a indicare i giorni della settimana, ad esclusione del sabato e della domenica. L’aggettivo «feriale» (lat. Ferialis) ha seguito semanticamente il calendario ecclesiastico e indica i giorni non festivi, quindi, lavorativi. Ecco spiegata l’apparente contraddizione fra ferie, feriale, festivo e lavorativo. I giorni vennero distinti con un numero progressivo dal lunedì («Feria secunda») al venerdì («Feria sexta»), con il sabato che mantenne l’origine ebraica («shabbat») e la domenica il culto per il Signore («Domine»). La distinzione fra vacanza e ferie si fa marcata con la rivoluzione industriale, che prevede per uno stesso periodo dell’anno un periodo di «ferie» per i lavoratori di una determinata fabbrica o ufficio che sia. La vacanza la si può fare a prescindere dalle ferie lavorative, soprattutto se non si dipende da nessuno.•. © RIPRODUZIONE RISERVATA