Funari, magìa del suono e dell’intreccio

La copertina del libro
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La copertina del libro

Affrontare l’imprevisto. Affidarsi alla sorte, fidarsi di sé e accogliere l’inatteso... A qualcuno succede. A chi non smette di coltivare quella «meraviglia» che è ricerca continua; è ascolto delle voci, anche di quelle segrete; è spinta a «credere anche nell’incredibile». Succede ne «Il concerto sarà meraviglioso - La storia del pianoforte di Andeby» (Phasar pagine 99 euro 12), l’ultima prova letteraria di Augusto Funari, apprezzato medico scrittore. Un racconto ricco di suggestione e movimento, coinvolgente sin dalla copertina: il lucente chiaroscuro dei tasti di uno Steinway (fotografia di Eros Mauroner) ben introduce a un gioco narrativo sospeso tra finzione e realtà, «concretezza magica» e talento tecnico. Un intreccio di «Musica e anima, note e appassionamento, silenzi e tumultuose sensazioni» dice la prefazione di Roberta Morelli assessora in Loggia e Sandra Morelli, presidente dell’Associazione Arnaldo. Una storia strana, spiazzante e misteriosa a tratti, filante e chiara nel suo disegnare dubbi e sogni, svolte e sorprese. Il Pianista protagonista è bravo, preciso e rigoroso; il suo Impresario, abile e odioso, è capace di alti slanci organizzativi. Sfide straordinarie come - per un rimpiazzo improvviso - la nuova proposta: partire subito per Stoccolma, preparare - in tre giorni! - il secondo concerto di Rachmaninov, suonarlo alla presenza addirittura della Regina di Svezia; il tutto con un’orchestra sconosciuta e con uno sconosciutissimo pianoforte in disuso: un rottame, pare... O forse no. Una narrazione in 7 capitoli come le note, che trasporta il lettore dentro gli spazi aperti della creatività tra verità onirica e Bellezza variamente declinata. C’è «l’oblio trascendente» tra i lillà in fiore dalle suore di Andeby («Villaggio dello Spirito») e c’è un incredibile furto, la polizia di Malmö e soprattutto la forza (diabolica?) di un pianoforte che si fida - e si affida - a chi sa. Presentazione prevista venerdì alle 17.30 al Teatro Der Mast.•. P.Mac.

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