pagine di storia bresciana

La vita straordinaria di Cristini: l'«eterno ribelle» e rivoluzionario di Rezzato

di Alessandro Gatta
Il garibaldino di seconda generazione, esploratore e un po’ archeologo è protagonista di un libro (non in vendita ma consultabile in 90 biblioteche d'Italia) che ne narra le gesta

Per la prima volta a Brescia, anzi a Prevalle, si rende giustizia alla vita straordinaria del bresciano Umberto Cristini: garibaldino di seconda generazione, libertario e repubblicano, si firmava «eterno ribelle». Fu protagonista sui campi di battaglia (morirà in guerra nel 1915, a fianco dei «nipoti» di Garibaldi impegnati nel Primo conflitto mondiale) ma anche esploratore e avventuriero: memorabile la sua caccia al misterioso tesoro di Krüger, nelle enormi distese del veld sudafricano.

Un libro ne narra le gesta

A lui è dedicato il libro «Gli Eterni ribelli», 400 pagine e oltre 100 fotografie, scritto a quattro mani da Stefano Aluisini (coordinatore insieme a Ruggero Dal Molin dell’archivio storico Dal Molin, curatore del portale di ricerca storica Memoria e storia) e Giacomo Bollini, collaboratore del Museo del Risorgimento di Bologna, presentato oggi a Prevalle.

Inedito nel Bresciano, a oggi presentato solo a Bologna e Ferrara, il libro non è un’operazione commerciale ma storica. Non è infatti in vendita ma disponibile in 90 biblioteche d’Italia: 40 copie saranno donate all’Unione ufficiali in congedo di Brescia.

Una vita in prima linea

Più famoso all’estero che in Italia, sepolto insieme ad altri cinquemila caduti nel cimitero militare di Bligny, in Francia, Cristini viene ricordato anche nell’Enciclopedia bresciana di Antonio Fappani. Nato a Rezzato nel 1878, dopo gli studi a Salò si trasferirà in Sudamerica per laurearsi in chimica e scienze naturali.

Come ricorda lo stesso Aluisini, Cristini si distinse tra le file dei Boeri in Sudafrica nella guerra anglo-boera del 1899-1902. Combatté inoltre con i rivoluzionari messicani in rivolta contro la dittatura e con la guerriglia antigovernativa in Venezuela, ma fu anche cospiratore per un attentato al re del Portogallo.

Da rivoluzionario a sportivo

Rivoluzionario di professione, pioniere dello sport: atletica leggera, ciclismo, jujitsu e boxe. Fu preparatore di Georges Carpentier, campione europeo dei pesi massimi, e introdusse il jujitsu in Italia sfidando i grandi maestri giapponesi e vincendo un incontro al Sociale di Brescia con il lottatore tedesco Schwarpliese.

Grande amico di Peppino Garibaldi, nipote dell’eroe dei due mondi, si unì a lui nella Legione garibaldina della Grande guerra: morirà nel 1915 in Francia, nella foresta delle Argonne, ucciso dai tedeschi insieme agli altri nipoti di Garibaldi, Bruno e Costante.

Il suo dialetto franco-anglo-bresciano

Viene ricordato anche per il suo singolare dialetto franco-anglo-bresciano: «Una vera epopea - spiega Aluisini -, non di rado misteriosa e che non smette mai di stupire. Un quadro di Van Gogh ritrovato in anni recenti è probabilmente collegato ai trascorsi del giovane bresciano in Sudafrica». «La memoria è il filo d’oro che tesse la trama della nostra identità - commenta Adriano Filippa, assessore alla Cultura a Prevalle -. Eterni ribelli è un portale verso il passato che ci permette di onorare il coraggio e la determinazione dei nostri avi. Nonostante il tempo che passa, il valore delle azioni coraggiose e dei sacrifici per la libertà e la giustizia rimane immutato».

Cristini è anche l’italiano che forse più si avvicina al britannico Percy Fawcett, il gigante dell’archeologia che ha ispirato la figura di Indiana Jones.

Suggerimenti