SE LA BELLEZZA SI FA POESIA

di Alessandro Gatta
Poesia sul lago di Garda: Paul Polansky  e  Igor CostanzoStravaganze Imperiali fino al 30 luglio alle Grotte di Catullo a Sirmione
Poesia sul lago di Garda: Paul Polansky e Igor CostanzoStravaganze Imperiali fino al 30 luglio alle Grotte di Catullo a Sirmione
Poesia sul lago di Garda: Paul Polansky  e  Igor CostanzoStravaganze Imperiali fino al 30 luglio alle Grotte di Catullo a Sirmione
Poesia sul lago di Garda: Paul Polansky e Igor CostanzoStravaganze Imperiali fino al 30 luglio alle Grotte di Catullo a Sirmione

«Sirmione, perla delle penisole e delle isole, di tutte quante, sulla distesa di un lago trasparente, del mare senza confini»: e ancora, «con quale piacere, con quale gioia torno a rivederti». È il carme XXXI del Liber di Catullo che prende vita (in latino) nella prima installazione sonora che s'incontra lungo il cammino delle Stravaganze Imperiali, la mostra immersiva a cura di Vera Uberti e griffata Mai Museum, allestita alle Grotte di Catullo fino al 30 luglio. «Una poesia suggestiva per noi, ma triste per Catullo - racconta Igor Costanzo, poeta (autore delle Tracce di poesia di Bresciaoggi) e insegnante di italiano - in quanto è il racconto del suo ritorno a casa dopo aver visitato la tomba del fratello, morto in guerra in Bitinia, oggi Turchia occidentale». Uno sguardo tecnico: «È scritta in trimetri giambici, dove il giambo è noto come l'andamento dello zoppo, una sillaba breve e una sillaba lunga, magistralmente interpretato anche da Dante, nel verso ormai di uso comune Di qua, di là, di su, di giù». E uno sguardo alla storia: «Siamo fra il 50 e il 60 a.C., ai tempi del triumvirato, dell'ascesa politica di Pompeo, agli sgoccioli della fase repubblicana e in vista dell'epoca imperiale. Una fase di slancio, ma anche di guerra». L'importanza delle radici: «Nato a Verona, per tanti anni Catullo visse a Sirmione, in quello che più di una villa era un borgo: c'erano contadini e ancelle, con cui se la godeva, e si sa. Era il suo rifugio, il luogo dove scrivere e godere, anche di una sessualità esplicita, vissuta in modo libero. Un locus amenus, luogo di bellezza: è il primo a definire Sirmione la perla, il primo a paragonare il lago a un mare. Non ci stupisce che già allora fosse un luogo felice dove tornare». Lo faranno tanti altri poeti e artisti: da Virgilio a Goethe, oltre ovviamente d'Annunzio. Ma anche ai giorni nostri: Lawrence Ferlinghetti, Paul Polansky, Fernando Arrabal. «Chissà quanti artisti hanno voluto visitare le Grotte, rendere omaggio a Catullo - continua Costanzo - e al Garda, luogo dove s'intreccia la grande storia della cultura occidentale. Non dimentichiamoci di Dante Alighieri, che scrive del Garda nell'ottavo cerchio, nella bolgia degli indovini». Le radici sono importanti, e anche il ricordo: «Ricordo ancora Odi et amo di Catullo. Questo per merito di Ugo Polastri, maestro alle elementari di Desenzano: ci faceva imparare a memoria le poesie di Catullo, in latino, e di Verlaine in francese. È grazie a lui che ho scoperto la bellezza della poesia». Una bellezza che oggi è anche nelle Stravaganze: 8 maxi-installazioni per una sola grande opera, tecnologia e arte insieme per celebrare la Storia. L'evento riapre domani, ma è già sold out: posti disponibili da martedì in poi, anche con i nuovi pacchetti Top Exclusive (con gita in barca, cena e aperitivo).•.

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