Vita: dono o proprietà? L’analisi di Laura Boella

di Aurora Ghiroldi
Laura Boella:  filosofa e accademica
Laura Boella: filosofa e accademica
Laura Boella:  filosofa e accademica
Laura Boella: filosofa e accademica

Domani, alle 18, in Aula Magna dell’Università Cattolica, via Trieste 17, si terrà il sesto incontro dal titolo «Essere padroni della propria vita o accogliere la vita come dono?», all’interno del ciclo di conferenze intitolato «La vita umana tra natura e cultura», promosso dall’Accademia Cattolica. Laura Boella, professore ordinario di filosofia morale presso l’Università degli Studi di Milano, affronterà la tematica della vita, intesa come dono o come proprietà e quali conseguenze possono generare questi due antitetici approcci. Oggigiorno si tenderebbe a voler controllare tutto, anche aspetti che eccedono la nostra umanità, si vorrebbe così diventare artefici e non soltanto fruitori della vita e della morte, scrivere il destino, programmare il futuro, proprio come fosse l’algoritmo di un computer. Il clima di individualismo sfrenato, di produttività esasperata, di efficientismo ed efficientamento privo di scopo, sembrano, paradossalmente, procedere in sintonia con l’idea che forze superiori, il web, il deep state, la finanza globale, la geopolitica, i processi del pianeta Terra, determinino e guidino dall’alto, diventando veri e propri padroni dell’umano. Al comune mortale, dunque, non resta che un semplicistico e povero «vivacchiare», una precaria e insoddisfacente sopravvivenza biologica, economica, sociale. Si rinnova, sempre più urgente, la necessità di una disputa sul senso della vita, sull’autentico significato della produttività, sui mezzi e sui fini che muovono il nostro agire nel mondo. Senza una riflessione etica su causa ed effetti, si corre il rischio di procedere in un’esistenza segnata da una molteplicità di contraddizioni, che corrodono e consumano energie, desideri e progetti. La prospettiva, che la professoressa Laura Boella illustrerà nel corso della conferenza sarà incentrata sul tema della responsabilità, diventata fondamentale nel pensiero contemporaneo, in particolare per quel che concerne la riflessione sulle conseguenze distruttive della capacità di intervenire, e talvolta interferire, sulla vita umana e sull’ambiente. La responsabilità chiama in causa ognuno di noi e vi è possibile riconoscere la radice generativa dell’etica, che procede armonicamente con le visioni antropologiche, giuridiche, mediche, bioetiche e religiose, analizzate e illustrate negli incontri precedenti.•. © RIPRODUZIONE RISERVATA

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