Se l’umanesimo diventa tecnologico

Dalla collaborazione tra l’Accademia di Belle Arti Santa Giulia, la casa editrice Studium e l'azienda Phoenix Informatica (che opera nel settore dell’informatica applicata alle telecomunicazioni) nasce in città la prima rivista italiana interamente dedicata all'umanesimo tecnologico. Già il titolo è tutto un programma, non solo informatico. «IO01» unisce in un codice alfanumerico la parola che indica la dimensione propria dell’umano e le cifre zero che costituiscono la matrice base del codice binario. L'ambizione è coniugare la dimensione umanistica della contemporaneità con le rivoluzioni digitale e tecnologica in corso in questo passaggio epocale, ritenendo necessario mantenere vivo e fecondo un confronto interdisciplinare. Diretta da Cristina Casaschi e Massimo Tantardini, rispettivamente direttrice e docente coordinatore del corso di Grafica e comunicazione della Santa Giulia,«IO01» esce in formato cartaceo con cadenza semestrale, è guidata da un Comitato direttivo e seguita da un Consiglio scientifico e dà grande spazio all'esame dei problemi teorici e alla ricerca delle pratiche sull’umanesimo tecnologico. «L’ipotesi dalla quale prende le mosse 'IO01' è che tecnologie digitali siano una estensione intelligente, abile e competente della mano dell’uomo, e quindi un’occasione non solo di raggiungere i suoi scopi, ma addirittura di porsene intenzionalmente di nuovi», ha scritto la Casaschi nell’editoriale del numero zero.•. F.Mar. © RIPRODUZIONE RISERVATA

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