L'assemblea dei soci di A2A ha approvato il bilancio chiuso al 31 dicembre 2023 che ha visto un utile netto di 659 milioni di euro, in aumento del 64% rispetto al 2022.
Inoltre i soci hanno dato il via libera alla distribuzione di un dividendo per azione ordinaria pari a 0,0958 euro da mettere in pagamento dal 22 maggio. Per la Loggia equivale ad un dividendo di 75.033.081 euro, in crescita rispetto ai 70,8 milioni dello scorso anno.
«Ogni anno -ha sottolineato l'ad Renato Mazzoncini - il nostro Piano prevede una crescita del 3% del dividendo con una crescita della società del 7%, incrementando così il patrimonio netto aziendale, che sta costantemente crescendo. A2a si è rafforzata nel capitale - ha concluso - grazie alla quota di utile che non è stata distribuita in dividendo».
Il presidente Roberto Tasca - dopo le polemiche scaturite dalle dichiarazioni del sindaco di Milano Sala - ha escluso invece operazioni sull'azionariato da parte dei comuni di Milano e Brescia, entrambi al 25%, con una quota sindacata del 42%. Lo ha detto rispondendo alla domanda di un azionista in assemblea. «Non c'è nessuna operazione attuale in corso per una variazione della compagine azionaria sancita dal patto parasociale», ha spiegato riferendosi a una dichiarazione congiunta dei due sindaci dello scorso 7 marzo.
Via libera anche alla politica di remunerazione. Infine i soci hanno autorizzato - previa revoca della deliberazione di autorizzazione all’acquisto e disposizione di azioni proprie adottata dall’Assemblea ordinaria del 28 aprile 2023, per quanto non già utilizzato - l’organo amministrativo ad effettuare operazioni di acquisto e di disposizione di azioni proprie. Il numero massimo complessivo di azioni proprie di volta in volta acquistabili da A2A e dalle sue controllate è fissato in 313.290.527, pari alla decima parte delle azioni che formano il capitale sociale.