AZIENDE

Iveco e la vendita dell'antincendio: le Rsu in Broletto

I rappresentanti dei lavoratori ricevuti da Tacconi e Bondio: «L'azienda non è in una situazione di crisi irrecuperabile. Posti di lavoro da tutelare ed eccellenza da salvaguardare»
I rappresentanti sindacali con Tacconi e Bondio
I rappresentanti sindacali con Tacconi e Bondio
I rappresentanti sindacali con Tacconi e Bondio
I rappresentanti sindacali con Tacconi e Bondio

Questo pomeriggio a Palazzo Broletto il vicepresidente Tacconi, delegato alle Attività Produttive e il consigliere Bondio, delegato alle Politiche del Lavoro, hanno incontrato la rappresentanza sindacale per affrontare il tema della vendita di Magirus, l’azienda specializzata in produzione di veicoli antincendio facente parte del gruppo IVECO.

«Le rappresentanze sindacali presenti oggi all’incontro – ha dichiarato Tacconi – hanno confermato l’importanza e la strategicità della produzione della sede bresciana di Magirus. Brescia rappresenta un’eccellenza italiana e mondiale nell’ambito produttivo dei veicoli antincendio: sono solo due le aziende in Italia specializzate in questo settore ed entrambe si trovano nel bresciano».

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Primo obiettivo: tutelare i lavoratori

«Il primo obiettivo – ha dichiarato il Consigliere Bondio – è tutelare i 180 lavoratori impiegati in Magirus. Il confronto odierno è stato solo il primo passo di un percorso che vedrà la Provincia al fianco dei lavoratori e della rappresentanza sindacale e a breve chiederemo un incontro alla Proprietà per approfondire quali siano le intenzioni e le strategie in campo. Saremo garanti al momento della contrattazione sindacale e non lasceremo da soli i lavoratori e le lavoratrici che, allo stato attuale, sono molto preoccupati per il futuro del proprio posto di lavoro».

Dall’incontro è emerso che Magirus ha all’attivo commesse produttive per i prossimi 18 mesi e che, anche in questi giorni, stanno proseguendo gli inserimenti di nuovo personale e i colloqui di lavoro. «Come abbiamo dichiarato durante l’incontro, alla luce delle informazioni in nostro possesso, che fanno dedurre che l’azienda non sia in una situazione di crisi irrecuperabile, è doveroso che la Provincia di Brescia si spenda per far sì che i lavoratori, con la loro impareggiabile esperienza artigianale e industriale, siano tutelati e, al contempo, venga salvaguardata un’eccellenza bresciana che non ha egualii».

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