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Lucefin fa decollare ricavi e risultato netto

di Angela Dessì
BILANCI 2011. Esercizio positivo per il gruppo di Esine, a conferma che la diversificazione dà risultati. Attenzione al settore dell'inox «particolarmente interessante»
Il fatturato consolidato sfonda quota 252 mln di euro l'utile supera gli 11 milioni (+63,7% rispetto al 2010) Investiti 15 mln, non solo per impianti e macchinari
Da sinistra Germano Fedriga, Alberto Berlinghieri, Giorgio Buzzi e Luigi Buzzi durante l'incontro a Berzo Inferiore
Da sinistra Germano Fedriga, Alberto Berlinghieri, Giorgio Buzzi e Luigi Buzzi durante l'incontro a Berzo Inferiore
Da sinistra Germano Fedriga, Alberto Berlinghieri, Giorgio Buzzi e Luigi Buzzi durante l'incontro a Berzo Inferiore
Da sinistra Germano Fedriga, Alberto Berlinghieri, Giorgio Buzzi e Luigi Buzzi durante l'incontro a Berzo Inferiore

Flessibilità, innovazione, capacità di investire puntando su nuove nicchie di mercato. SONO I PILASTRI sui quali fonda la strategia il gruppo Lucefin di Esine, emersa durante l'incontro per la presentazione del consolidato gestionale 2011 e dei progetti avviati e futuri. Un appuntamento, nello stabilimento della Trevalli Acciai spa di Berzo Inferiore («Volevamo farvi sentire il profumo dell'acciaio», ha spiegato il vicepresidente Giorgio Buzzi), che ha coinvolto anche il presidente, Luigi Buzzi, il direttore generale, Alberto Berlinghieri, e il direttore gestionale Germano Fedriga. Nonostante la difficile congiuntura, lo stato di salute è stato più che ribadito, con un utile netto che è salito a 11,13 milioni di euro, con un incremento del 63,7% sul 2010. Il Mol si è attestato a 25,2 milioni, mentre il valore consolidato della produzione è stato pari a 261,4 milioni di euro (184,5 l'anno prima). Le vendite si sono confermate per il 65% sul mercato italiano, per il restante 35% all'estero con oltre 40 Paesi raggiunti e performance interessanti per quanto concerne l'Ue a 15 (il 19,52%), l'Europa dell'Est (6,7%) e l'America del Nord (5,03%). DEL RESTO, la diversificazione (di sbocco e di prodotto), come ha precisato il vicepresidente, Giorgio Buzzi, rimane la strada da seguire. Lo testimoniano le iniziative di internazionalizzazione, compreso lo stabilimento della Trafilczech sro in Repubblica Ceka che ha già realizzato risultati operativi positivi, volumi prodotti e venduti superiori alle 20 mila tonnellate; oltre a quelle concentrate sul «filone» dell'acciaio Inox con l'affiancamento alla sede produttivo di San Colombano al Lambro (MI) di 2 nuovi centri di distribuzione in Germania e Inghilterra. «Oggi per essere competitivi è importante trasformare la propria attività in qualcosa di sempre più sofisticato e di eccellenza: il mercato dell'inox è particolarmente interessante», ha detto Buzzi sottolineandone le ampie possibilità di sviluppo nel settore dell'automotive, oltre che nell'elettromedicale. Inoltre, ha videnziato, non senza un briciolo di orgoglio, come la «chiave del successo» stia anche nella fidelizzazione e nel soddisfacimento di quante più esigenze possibili. Una convinzione supportata dal fatto che le commerciali (Comet Acciai, Nuova Bassani, Acciai Brianza, Sidermarca, Tramet, Cosmoacciai e Bremen Group) non vendono solo prodotti propri, ma anche acquistati da terzi con l'obiettivo di fornire un servizio completo. GLI INVESTIMENTI sostenuti nel 2011 sono stati di circa 15 milioni di euro, divisi tra la Trafitec di San Colombano al Lambro (6,3 mln), macchinari e impianti (1,4 mln), l'acquisizione della partecipazione di controllo da parte della Trafilix spa (principale società del settore lavorazione acciaio a freddo) della Ksm Stahl di Stoccarda (500 mila euro); ed ancora, nuovi beni strumentali per gli stabilimenti di Berzo Inferiore e Esine (2,3 mln), il rifacimento della copertura del magazzino della Nuova Bassani di Forlì (1 mln) e il completamento della piattaforma logistica di Orbassano (TO; 2,3 mln). Considerate le performance aziendali, Trafilix spa ha archiviato il bilancio con un reddito netto di 3,2 mln e ricavi per 108,977 mln, Trevalli Acciai con un fatturato di 83,355 mln e profitti per 2,8 mln. Bene anche la controllata ceka e l'azienda nel milanese; positivi i risultati operativi di tutte le commerciali e delle realtà attive nel settore logistico (Ilvo srl e Prim srl), attualmente in trattative, la prima, per la cessione dell'area residua di Crescentino (VC), la seconda per la locazione della piattaforma logistica di Orbassano. La struttura patrimoniale del gruppo - è stato evidenziato - si presenta equilibrata con mezzi propri, costituiti dal patrimonio netto (113,4 mln) e dalle obbligazioni sottoscritte dai soci (17,4 mln) pari a complessivi 130,8 mln. La posizione finanziaria netta si è attestata a 160,3 milioni di euro, di cui 101,9 milioni come debiti bancari a breve, 59,02 milioni di euro come debiti a medio-lungo termine. Il 2012 è iniziato con segnali nel complesso positivi. © RIPRODUZIONE RISERVATA

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