Obiettivo: vincere

Brescia, al voto manca un mese. Ora si fa sul serio

di Alberto Bollis
Brescia: la Loggia addobbata con i tricolori
Brescia: la Loggia addobbata con i tricolori
Brescia: la Loggia addobbata con i tricolori
Brescia: la Loggia addobbata con i tricolori

Finora abbiamo scherzato. Da oggi si fa sul serio. La blanda campagna elettorale per la (ri)conquista della Loggia è destinata a registrare fin dalle prossime ore un’accelerazione, non fosse altro per i quasi seicento aspiranti consiglieri comunali da ieri ufficialmente coinvolti in prima persona: su una popolazione di poco più di 200 mila residenti e circa 160 mila aventi diritto al voto è una leva cospicua, in grado di smuovere l’interesse anche dei più disattenti.

Partita a due

Quattro i candidati a sindaco (uno è stato escluso in extremis), ma sappiamo tutti bene che a Brescia si gioca una partita a due. Laura Castelletti e Fabio Rolfi, loro sì, sono già da settimane, da mesi, impegnati ventre a terra nel promuovere le loro ambizioni da fascia tricolore. Per un mese saranno entrambi al centro della scena, con un unico obiettivo: vincere. Al primo turno? Non facile, ma non impossibile. Al ballottaggio? Vedremo: dovesse giungere il giorno del duello secco, quella sì che sarà un’altra storia.

Convincere i pigri e gli indecisi

Per il momento la fatica più grande per gli attori protagonisti di questa «pièce» municipale sarà riuscire a motivare i propri elettorati, stimolando l’attenzione anche dell’ultimo dei più pigri potenziali sostenitori. Gli indecisi e coloro che non credono più alla politica, in parole povere il sempre più vasto mondo dell’astensionismo, rappresentano senz’altro il “partito” che in questa fase di scollamento tra potere e popolazione reale vanta la maggioranza più larga, forse assoluta. E riuscire a portarne una fetta dalla propria parte, conducendola ai seggi, potrà risultare determinante. I numeri sono quelli che sono: mobilitare finanche poche centinaia di simpatizzanti assume importanza... capitale.

Fiato alle trombe

Fiato alle trombe, dunque: l’ultimo atto è iniziato, prepariamoci al gran finale, sperando proprio si srotoli nel segno della correttezza reciproca e con l’obiettivo del bene comune. La Leonessa ne ha bisogno.

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