La Leonessa

Giocare a orari assurdi? No, se sei Sinner

La prossima volta chiediamogli di giocare direttamente all’alba. Five o’ clock in the morning, cantavano i Village People. Sinner non ci sta, dice di no a Bercy e si ribella a orari più adatti al Roxy Bar di Vasco che a una partita: finisce alle 2.37, rientra in albergo non prima delle 5 e dovrebbe rigiocare nel pomeriggio l’ottavo di finale di un Masters 1000? Non se ne parla: «La salute viene prima e nelle prossime settimane ci saranno Atp Finals e Coppa Davis». Yannik non si fa prosciugare energie, incassa la solidarietà dei colleghi (Ruud il primo a schierarsi, a sfida appena conclusa nel cuore della notte). Certo, più facile fare la rivoluzione quando si è numero 4 al mondo. Fosse il 200, in un torneo importante come questo sarebbe sceso in campo anche senza un’ora di sonno: sicuro come il sole che stava per sorgere dopo il suo ultimo match.

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