Il fiume Chiese
tradito dal
depuratore «amico»

La Leonessa
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Combattivi di un feroce orgoglio, erti sulle barricate come i bresciani urbani delle X Giornate, i Popoli del Chiese erano lì intenti nella pugna contro l’odiato nemico, il costruendo e per loro orrendo nuovo depuratore del Garda (progettato sul Chiese in spregio al voler delle fluviali genti, contrarissime per tema di reflui e di fetori) quand’ecco che repentini colpi e micidiali li colpivano alle spalle, sparati dal nemico interno, la quinta colonna, il traditore: appostato sul depuratore del Chiese, quello già esistente di Montichiari, il fedifrago cecchino bersagliava l’inclito fiume di schiumaggi e porcherie. Ma come? Noi siam qui a pugnare contro l’altrui deturpatore, e lo depuratore nostro ci deturpa l’amate sponde? Da chi e perché le schifezze? Indagano Arpa, Asl e Santa Inquisizione, ma non ne vengono a capo: come e perché il Chiese sia caduto sotto il fuoco amico di schiume indigene resta, per ora, mistero.

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