La Leonessa

Il Natale senza parroco di Niardo e Braone

Come Paolo Conte che la scrisse e Celentano che fece di Azzurro una «hit», quasi un inno nazionale alternativo a quello di Mameli, canteremo anche noi «ora mi annoio più di allora, neanche un prete per chiacchierar». Ma non sarà più solo una canzone: sarà realtà quotidiana, di tutti i giorni e non più soltanto di «quelle domeniche da solo». Perché i tempi in cui davvero non ci sarà più «neanche un prete» si avvicinano e da qualche parte sono già arrivati. A Niardo e Braone, due paesi costituiti in parrocchie autonome sin dal XV secolo, questo sarà il primo Natale senza parroci: a dire messa arriverà un prete da fuori, in «prestito», come i calciatori. Crisi delle vocazioni, si dice. Ma è crisi di una civiltà, di un modo di stare al mondo: una secolarizzazione che cancella e spazza via, ma non sostituisce. E non lascerà nemmeno l’oleandro e il baobàb.

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