Il siluro nel Benaco. Ecco come fermarlo

I carpioni sono ufficialmente a rischio di estinzione, le alborelle sparite, le anguille contaminate da Pcb, i lucci sono in sofferenza e le trote non se la passano bene. Quali pesci resteranno in futuro nel lago di Garda? Quasi inutile star lì a pensarci: l’idea risolutiva per dare il colpo di grazia all’ittiofauna è venuta a qualche rimbambito, che ha seminato nel lago il pesce siluro: qualche rara cattura c’era stata anche in anni lontani, ma adesso la specie, infestante al punto da poter spazzare via tutti gli altri pesci con la sua implacabile voracità, secondo le ultime segnalazioni rischia di colonizzare il Benaco. Le catture sono in aumento per frequenza e pezzatura: che fare? Si parla di censimento e di campagne di eradicazione, dalle incerte possibilità di successo. Di certo, nessuno ha dubbi, c’è solo che il siluro nel Garda sia stato immesso da qualcuno. E allora ecco il piano d’azione: consigliare a quel «qualcuno», in modo persuasivo, che i siluri da ora in poi se li infili in quel tal posto. Se il disseminatore di siluri è così convinto che non facciano del male al lago, abbia fede che non gli faranno male neanche là.

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