La Leonessa

La Forra dalla meraviglia alla paura

Persino Winston Churchill, che il mondo lo aveva visto tutto e che in guerra dell’Italia aveva sanguinosamente imparato a non fidarsi troppo, aveva speso parole al miele per la soprannaturale bellezza della strada della Forra: «l’ottava meraviglia del mondo», l’aveva definita, in vacanza sul Garda (soggiornava al Rimbalzello) nel ’49. Una meraviglia che rischiamo di non poter rivedere da vicino per mesi, anni, forse mai. Perché la frana dello scorso 16 dicembre è faccenda molto più grave dello smottamento che tre anni prima, nel 2020, aveva obbligato a una lunga chiusura: ci vollero 500 giorni, quasi un anno e mezzo, tra titubanze istituzionali, progettazione, lavori e collaudi prima di tornare a percorrerla. Ma stavolta, con l’intera falesia ancora a rischio, la parete scarnificata all’osso fra le gallerie e il precipizio, la paura fa ombra alla meraviglia.

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