LA LEONESSA

Dopo i «no vax» a Iseo spuntano i «no-hub»

Il palasport dell’istituto Antonietti tornerà sede del centro vaccini. Parte degli insegnanti e le associazioni che svolgono attività sportive vedono annullati i loro sforzi

Il generale Francesco Paolo Figliuolo chiamato a stanare i renitenti... al vaccino lo aveva giurato davanti al tricolore. «Inietteremo dosi comunque e dovunque, anche in strada se necessario». Una promessa mantenuta considerato che grazie al comandante supremo della campagna di immunizzazione, l’Italia è diventata una trincea quasi inespugnabile per il Covid. Ma il generale non avrebbe mai immaginato che dopo aver piegato la resistenza di una parte dell’esercito «no-vax» si sarebbe trovato ad affrontare la guerriglia dei «no hub».
Il caso è deflagrato a Iseo, dove sia chiaro non è in discussione la necessità di accelerare con le terze dosi, quanto la logistica. A un mese dalla dismissione dell’hub, il palasport dell’istituto Antonietti tornerà sede del centro vaccini. Parte degli insegnanti e le associazioni che svolgono attività sportive nell’impianto si sentono con qualche ragione presi per i fondelli visti gli sforzi profusi per la sanificazione e per restituire allo spazio la sua vocazione naturale.
La lotta alla peste del terzo millennio viene prima di tutto, ma forse una soluzione alternativa, con un po’ di impegno da parte delle autorità sanitarie, si sarebbe potuta trovare. Perché in tempi complessi come questi la pace sociale è un’arma in più nella battaglia collettiva contro il coronavirus.

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