La Leonessa

Totò, i furbetti e le multe di Villa Carcina

Eio pago! Lo esclamava Totò in quella famosa scena, ma in senso antifrastico, esternando così l’allergico fastidio di dover pagare tutte le cose che ci sono da pagare. Quelle necessarie e quelle che si potevano evitare. Del tipo: a Villa Carcina c’è un apparecchio photored (quei semafori che ti fanno la foto se passi al momento sbagliato) che in tre anni ha appioppato settemila multe, con decurtazione punti patente. L’apparecchio è preciso, le regole chiare e peggio per lui se uno ha sbagliato, in distratta buona fede o per malpensata furbizia. Ma attenzione. La macchinetta castigamatti è proprio all’ingresso del paese, dove passano tutti: a tutti prima o poi può capitare di cascarci e questo dicono i numeri. Resta il dubbio, dopo anni che esistono strumenti simili, che (forse) non abbia tutti i torti chi sostiene che servano soprattutto a fare cassa.

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