Schermi & visioni

Il Natale di Paul Giamatti, Vicky Krieps e Mia Goth

di Luca Canini

The Holdovers
Alexander Payne (2023)
Anticipato dal Golden Globe finito nella mani di Paul Giamatti, da domani sarà in sala anche in Italia l’ultimo film di Alexander Payne («A proposito di Schmidt», «Sideways», «Nebraska»). Una favola natalizia che dall’altra parte dell’oceano ha fatto il pieno di applausi e che arriva da noi fuori tempo massimo per posizionarsi sotto l’albero o in coda alla slitta delle renne. Poco male: lo script è buono, la storia funziona e i personaggi restano. Non serve altro per cedere alle lusinghe di un dramedy che racconta l’impossibile amicizia tra un professore di storia, uno studente scavezzacollo e una cuoca che ha perso l’unico figlio in Vietnam. Ne avevamo già parlato un paio di settimane fa, spendendo più di una parola d’elogio per «The Holdovers». Dategli un’occasione e segnatevi il nome di Da’Vine Joy Randolph, anche lei fresca di Golden Globe e futuro Oscar come migliore attrice non protagonista. Voto: 7.

Corsage
Marie Kreutzer (2022)
Se siete di quelli che alla fine dell’anno si divertono a fare la conta dei film da non dimenticare, di sicuro in coda al 2022 non vi sarà sfuggito «Corsage» della regista austriaca Marie Kreutzer. Per chi l’ha perso e per chi non c’era, l’occasione di rimediare arriva grazie alla piattaforma streaming di MYmovies, che mette a disposizione uno dei più singolari e convincenti biopic degli ultimi anni (altro che il «Napoleon» di Ridley Scott...). Protagonita una meravigliosa Vicky Krieps, chiamata a indossare le vesti imperiali della principessa Sissi, al secolo Elisabeth di Baviera, moglie di Francesco Giuseppe e cugina dell’eccentrico Ludovico II. Un mito reso eterno al cinema da Romy Schneider e che qui viene trasfigurato in un’icona proto-femminista, tra sgargianti eccessi pop e sequenze spassosissime. Notevole. Voto: 8.

X: A Sexy Horror Story
Ti West (2022)
Poche balle: il miglior horror degli ultimi dieci anni. O qualcosa del genere. Un instant classic che potete recuperare su Prime e che è già considerato un titolo imprescindibile per chi vuole farsi un’idea di dove va il cinema che fa paura del terzo millennio. La firma è quella del geniale Ti West, che nel frattempo ha già consegnato agli annali del genere il prequel della trilogia texana, «Pearl», e che tornerà quest’anno con il sequel «MaXXXine». Due gli ingredienti di uno slasher che non lascia spazio alla speranza: sangue e sesso. Siamo negli anni Settanta e una scalcagnata troupe affitta una dépendance di una fattoria per girare un film porno. Segue strage, con i due anziani proprietari del ranch che da scontrosi ottuagenari si trasformano in giustizieri della notte. Sipario. Non prima degli applausi per un’epocale Mia Goth. Voto: 9.

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