DDD, un’etichetta bresciana: da Lonato a Eros Ramazzotti

di Claudio Andrizzi
Eros Ramazzotti sul palco del Festival di Sanremo: la DDD fu la prima etichetta a credere nell’artista romano
Eros Ramazzotti sul palco del Festival di Sanremo: la DDD fu la prima etichetta a credere nell’artista romano
Eros Ramazzotti sul palco del Festival di Sanremo: la DDD fu la prima etichetta a credere nell’artista romano
Eros Ramazzotti sul palco del Festival di Sanremo: la DDD fu la prima etichetta a credere nell’artista romano

È stata l’etichetta discografica che ha scoperto e lanciato Eros Ramazzotti ma nella sua scuderia ha avuto anche artisti come Mia Martini, Fausto Leali, Le Orme, Enzo Jannacci, Fiorella Mannoia, Jo Squillo, i Matia Bazar, il fenomeno anni ‘80 Rondò Veneziano e molti altri ancora. Il nome tradiva l’inequivocabile origine bresciana: perché la Drogueria di Drugolo, più sinteticamente conosciuta come DDD, venne fondata nel 1979 dal barone Lando Lanni Della Quara, proprietario e «signore» dello splendido Castello di Drugolo, a Lonato, dove, come specificano le biografie, gestiva l’impresa erboristica di famiglia. Una storia imprenditoriale di grande successo, riemersa online in questi giorni grazie ad Alberto Salerno, storico paroliere e produttore discografico milanese con all’attivo una lista infinita di successi (uno su tutti? «Io vagabondo» dei Nomadi). Figlio d’arte (il padre, Nicola Salerno, in arte Nisa, firmò a sua volta una serie di canzoni ancor oggi famosissime come «Tu vuò fa l’americano», «Non ho l’età» e «Ragazzo di strada»), profondo conoscitore di trame, vicende e segreti della discografia italiana, Salerno ha lanciato sul suo canale Youtube una web serie denominata «Storie di Musica», nella quale propone approfondimenti su capitoli in parte ormai dimenticati dell’epopea della canzone italiana. Nella puntata da poco pubblicata in rete ha scelto per l’appunto di dedicarsi alla DDD, avventura partita quasi silenziosamente dal Garda per diventare in seguito una delle realtà di riferimento nel panorama musicale italiano degli anni ‘80 grazie anche al discografico Roberto Galanti, oggi scomparso, che era a fianco del barone Della Quara nella gestione dell’etichetta: a raccontarne la storia con Salerno anche Licia Galanti, figlia di Roberto, che alla Drogueria si occupava di promozione. «Per anni le radio con cui lavoravo non sapevano come mi chiamavo di cognome perché non volevo far sapere che ero la figlia del capo - ha raccontato -. Entrai in DDD nel 1984, proprio nell’anno in cui Eros Ramazzotti vinse Sanremo con “Terra Promessa“». L’artista romano, oggi per altro di stanza in Franciacorta, aveva debuttato proprio su DDD nel 1982, con il 45 giri «Per un amico», passato praticamente inosservato: nel 1985 fu la volta del suo primo album, «Cuori Agitati», che lo lanciò definitivamente nel firmamento della musica facendone un fenomeno internazionale. «Quando arrivò a Milano dopo aver partecipato a Castrocaro aveva solo 17 anni, era timidissimo, non conosceva nessuno, abitava in una villetta di proprietà del Barone proprio sopra gli uffici della società - ha ricordato Licia Galanti -. Il sabato veniva a pranzo da mia nonna, per me era come un fratello. Poi è successo tutto: l’anno dopo “Terra Promessa” è arrivata “Una storia importante”, che non ha vinto ma è diventata la numero uno in classifica, poi nell’86 il trionfo sempre a Sanremo con “Adesso tu”». Ramazzotti è rimasto con la DDD per diversi anni, pubblicando alcuni dei suoi album più importanti. Poi nel 1989 la piccola Drogueria di Drugolo passò al colosso Bmg, che la mantenne ancora qualche anno prima di fonderla nel suo catalogo.•. © RIPRODUZIONE RISERVATA

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