Bastard sons of Dioniso: band per nulla effimera Show sul lago di Valbiolo

«Dove sono finiti tutti», ultimo album dei The Bastard Sons of Dioniso
«Dove sono finiti tutti», ultimo album dei The Bastard Sons of Dioniso
«Dove sono finiti tutti», ultimo album dei The Bastard Sons of Dioniso
«Dove sono finiti tutti», ultimo album dei The Bastard Sons of Dioniso

Nuovo appuntamento musicale ad alta quota per il Water Music Festival di Ponte di Legno: nel magnifico scenario del lago di Valbiolo al Passo Tonale questo pomeriggio alle 15 doppio set con The Bastard Sons of Dioniso e Caterina, che presenteranno dal vivo i rispettivi nuovi lavori. Occasione d’oro per rivedere in azione l’energica rock band trentina, quest’estate impegnata in tour in tutto lo Stivale per presentare il nuovo, eccellente album «Dove sono finiti tutti», uscito ad aprile di quest’anno ed anticipati dai singoli «Tali e squali», «Ribelli altrove» e «Restiamo umani». Nati come power trio già nel 2003, i Bastardi Dionisiaci delle montagne sono esplosi solo nel 2009 grazie ad X Factor, all’epoca ancora trasmesso da Rai 2. A quella storica edizione il trio trentino arrivò secondo portando una sventagliata di rock decisamente salutare. Sembravano anche loro pronti a venire presto dimenticati come tanta «merce da talent»: invece da allora sono andati avanti testardamente, senza sosta, contro tutto e tutti, macinando live e chilometri in tutta Italia, pubblicando la bellezza di 7 album riuscendo sempre a migliorarsi, a evolversi, a sorprendere, ad allargare i confini del proprio sound. Come accadde ad esempio nel 2016 in «Sulla cresta dell’ombra», la loro pausa di riflessione acustica impreziosita anche da una sorprendente cover di «Judy blue eyes» di Crosby Stills Nash & Young. Oggi il loro suono, perfettamente fotografato dall’ultimo lavoro, sembra quasi comprendere in se stesso una visione a 360 gradi del rock italiano, spaziando dal beat anni ‘60 per arrivare alla lezione anni ‘90 dei Timoria («Sirene») inglobando anche influenze prog anni ‘70 («Il tuo tesoro») senza mai smarrire il tiro dell’indie rock contemporaneo e le passioni per il grunge. Protagonista con loro in una manciata di concerti di inizio agosto anche Caterina Cropelli, per tutti «Caterina», talento del nuovo pop italiano, reduce da un’esperienza a X Factor nel 2016, grazie alla quale ha saputo imporsi fra i giovanissimi conquistando le playlist di Spotify e superando la soglia dei 3 milioni di stream con l’album di debutto omonimo uscito a marzo 2020, al culmine della pandemia. Trentina come gli amici Bastard, nata a Cles nel ’96, ha iniziato a suonare la chitarra a 13 anni e non l’ha più lasciata: a X-Factor è stato Fedez a volerla per la squadra Under Donne. E lì ha proposto anche le sue prime canzoni. È del 2018 «Non ti ho detto mai», il primo inedito: intensa l’attività live, con aperture per grandi artisti come Cristina Donà, Irene Grandi o Gianluca Grignani. I concerti anticipano l’uscita del secondo album, previsto per autunno. C.A. © RIPRODUZIONE RISERVATA

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