«Chiederai di me» su un beat che onora le radici del rap

di E.ZUP.
Karma: rapper
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Karma: rapper

Atmosfere fine anni ’90. Aria di beat sotterranei, rime vagabonde, l’hip hop come evasione e antidoto al logorìo della vita pre digitale: nel sangue il ritmo della golden age. «Sonorità classiche che appaiono come un vero e proprio mattone musicale di un muro in difesa delle radici stilistiche del rap italiano». Al tempo stesso, «non una semplice rievocazione di vecchi fasti, ma una produzione moderna e fresca». Che Mekis, dj/producer bresciano fondatore insieme a Winston Cobe di Cockroach International Production, etichetta indipendente che ormai da tempo ha messo radici anche a Genova, oltre che in città, zona Carmine, ha confezionato su misura per il nuovo singolo di Karma, uscito questa settimana su 36 piattaforme sparse per il web (Spotify e derivati) e in digital download proprio sotto l’egida di Cockroach. TITOLO del brano: «Chiederai di me». Surfando una strumentale pervasa di vibrazioni retrofuturiste vagamente nostalgiche, Karma si muove sul beat rapido, armonico, tagliente: le sue rime raccontano di scontri e di solitudine quasi a dissacrare il vuoto lasciato da una stanza piena di ricordi, «lontani dalla logica mainstream del contenuto vuoto e senza un fine di ragionamento». Attitudine avulsa da filtri e compromessi che il rapper bresciano aveva già manifestato nel primo singolo «Quando ho perso me» (2019), poi seguito dal primo mixtape solista «Tutto torna»: viaggio introspettivo illuminato da collaborazioni di profilo underground viatico verso la vittoria della seconda edizione di «Show Time», contest organizzato da Strongvilla, importante etichetta discografica mantovana che in finale lo ha visto esibirsi in apertura a Kaos One, figura totemica per il movimento, dai Sangue Misto agli Assalti Frontali. •

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