la recensione

Il Ctb scioglie Il Nodo del 2022 ripartendo dal talento di Ambra

di Gian Paolo Laffranchi
«Il Nodo» al Teatro Sociale di Brescia: Ambra Angiolini con Federica Luna Vincenti, che ha sostituito Arianna Scommegna assente per motivi di salute SERVIZIO AGENZIA FOTOLIVE/Filippo VeneziaFrancesco Renga,  la figlia Jolanda e Paola Renga ieri sera al Teatro Sociale AGENZIA FOTOLIVE/Filippo Venezia
«Il Nodo» al Teatro Sociale di Brescia: Ambra Angiolini con Federica Luna Vincenti, che ha sostituito Arianna Scommegna assente per motivi di salute SERVIZIO AGENZIA FOTOLIVE/Filippo VeneziaFrancesco Renga, la figlia Jolanda e Paola Renga ieri sera al Teatro Sociale AGENZIA FOTOLIVE/Filippo Venezia
AMBRA SUL PALCO DEL SOCIALE

Il Nodo in gola si scioglie in applausi liberatori, alla fine. Applaudono tutti, con gli occhi lucidi in tanti. Applaudono Ambra Angiolini anche i suoi cari: Jolanda e Leonardo con papà Francesco Renga. Una presenza significativa per la ripartenza memorabile del Centro Teatrale Bresciano. Lo stabile diretto da Gian Mario Bandera ha scelto di inaugurare il 2022 al Sociale con una figlia adottiva del città dal curriculum inattaccabile: stella al cinema come in televisione, conduttrice radiofonica e autrice di libri bestseller, a teatro l’attrice di origini romane trova la dimensione congeniale al suo talento: dare un’anima e un carattere a personaggi che nel contempo, anziché assomigliarle, risultano così a fuoco da esaltare il testo di partenza.

Missione compiuta, eccome, grazie a questo Nodo intriso di umanità, vibrante anche nel ricordo di Ludovico Modugno che lo interpretava con Ambra prima della sua scomparsa. Dopo aver riflettuto a lungo sull’opportunità di riprendere la tournée, fra le maglie di una pandemia che continua a riservare ondate raggelanti, la formazione teatrale guidata dalla regìa di Serena Sinigaglia ha deciso di andare avanti. «Ludovica avrebbe voluto così», ha spiegato la stessa Angiolini, onorando l’amica prima di salire sul palcoscenico di via Cavallotti nei panni di Corryn Fell, la madre di Gidion che è silenziosamente al centro della vicenda. Gidion vittima di bullismo, evocato dai soffocanti sensi di colpa di chi l’ha messo al mondo di fronte a chi invece, istruendolo, avrebbe dovuto proteggerlo.

Chi è più colpevole: la scuola o la famiglia? Qui sta lo scontro, il confronto che può - deve - diventare incontro. L’impatto emotivo del testo di Johnna Adams, non a caso baciato da un successo su scala internazionale. Nella «prima» bresciana il simbolo dell’insegnamento è incarnato da Federica Luna Vincenti, chiamata a sostituire Arianna Scommegna (assente per motivi di salute), già produttrice e coautrice delle musiche dello spettacolo (insieme a Mauro Di Maggio; le scene sono di Maria Spazzi, i costumi Erika Carretta). Il gioco di squadra elevato all’ennesima potenza. In un’ora e 10 minuti si passa dalla riflessione sui mali che si annidano fra casa e scuola alla necessità di una ricerca nuova, improntata all’inclusione, votata alla comprensione del prossimo. Condividere per trasformare rabbia e dolore in una società più giusta: questa sarebbe la strada.

LE REPLICHE

«Il Nodo» replicherà fino a sabato alle 20.30 e domenica alle 15.30 al Teatro Sociale. Poi si trasferirà sul palco dell’Odeon di Lumezzane (17 e 18 gennaio) e del Bonoris di Montichiari (19 gennaio).

OGGI AL CTB 

Oggi, giovedì 13 gennaio, alle 17.45. Ambra Angiolini sarà protagonista dei  Pomeriggi del Ctb:   «Tra grazia e violenza. Gli adolescenti alla ricerca di sé» il titolo dell'incontro. Con  lei Ettore De Angeli, psicologo e psicoterapeuta, docente di Metodi e tecniche dell’intervista e questionario al l’Università Cattolica del Sacro Cuore. La partecipazione è gratuita fino a esaurimento dei posti. Per l’accesso è obbligatoria la prenotazione sul form presente sul sito del Centro Teatrale Bresciano (www.centroteatralebresciano.it).  

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