«Il Grande è pronto a scommettere sul futuro»

di Luigi Fertonani
Alessandro Trebeschi è il nuovo segretario artistico del GrandeIl Grande ripensa al futuro progettando una seconda ripartenza
Alessandro Trebeschi è il nuovo segretario artistico del GrandeIl Grande ripensa al futuro progettando una seconda ripartenza
Alessandro Trebeschi è il nuovo segretario artistico del GrandeIl Grande ripensa al futuro progettando una seconda ripartenza
Alessandro Trebeschi è il nuovo segretario artistico del GrandeIl Grande ripensa al futuro progettando una seconda ripartenza

La Fondazione Teatro Grande ha un nuovo segretario artistico. Al posto del maestro Andrea Cigni, che di recente è diventato sovrintendente del Teatro Ponchielli di Cremona, è stato nominato Alessandro Trebeschi. Un musicista che gli appassionati bresciani hanno conosciuto in questi anni grazie ai suoi numerosi contributi, non solo come maestro accompagnatore al pianoforte ma anche per la sua partecipazione a progetti legati al mondo del melodramma. «LA FIGURA del segretario artistico – spiega Trebeschi – affianca il sovrintendente Umberto Angelini. Unicamente per il settore opera, che a Brescia comprende la Stagione d’Opera, la Festa dell’Opera e tutte le altre attività a essa collegate come i concerti estivi con cast operistico, la direzione artistica si avvale della collaborazione di un segretario per la scelta delle voci e del cast». L’avvicendamento arriva in un momento molto delicato a causa dell’emergenza Covid, con la conseguente chiusura dei teatri. «Idee ben precise su cosa esattamente fare almeno per ora non è possibile averne, anche se le idee non mancano. Occorrerà valutarle però in relazione a condizioni che, per quanto riguardano i teatri, variano molto rapidamente, a volte di settimana in settimana. In questa situazione siamo costretti a ripensare agli spettacoli. Dall’altro lato le esigenze di programmazione fanno sì che le decisioni debbano essere prese con largo anticipo, e così facendo ci si prende sicuramente qualche rischio. Si pensa in altre parole a spettacoli che possano essere prodotti magari fra sei mesi o fra un anno... non sapendo però quali saranno le condizioni in cui potranno essere effettivamente realizzati. È insomma una sorta di sfida di flessibilità, ma stiamo già pensando alle iniziative che comunque dovranno essere fatte. In primis la Festa dell’Opera – già annunciata per il 2, 3 e 4 luglio - e i concerti estivi». Alessandro Trebeschi, diplomato in pianoforte al Conservatorio Lucio Campiani di Mantova, ha proseguito la sua formazione all’Università degli Studi di Brescia dove si è laureato nel 2003 in Economia Politica, e all’Università di Pavia nel 2006 in Economia Internazionale. Dal punto di vista musicale, come solista e camerista, si è esibito in diversi Paesi europei ma anche in Giappone come Kawai Artist; in Italia è stato ospite delle Serate Musicali a Milano e di altri Festival e Stagioni concertistiche. Nel 2018 ha inciso i cinque cd «Bazzini 200» per il bicentenario della nascita di Antonio Bazzini, con l’integrale delle trascrizioni operistiche per violino e pianoforte del compositore bresciano, in collaborazione con la violinista Anca Vasile. Trebeschi collabora con il Festival Donizetti di Bergamo, con il Teatro Comunale di Modena e con il Teatro del Maggio Fiorentino. • © RIPRODUZIONE RISERVATA

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