Lante della Rovere riporta Pirandello a Breno e Manerbio

Lucrezia Lante della Rovere
Lucrezia Lante della Rovere
Lucrezia Lante della Rovere
Lucrezia Lante della Rovere

Lucrezia Lante della Rovere e i bresciani Laura Mantovi, Sergio Mascherpa e Alessandra Domeneghini sono protagonisti nei teatri della nostra provincia. Due le repliche per «L’uomo dal fiore in bocca» di Luigi Pirandello - stasera alle 20.30 al Teatro Delle Ali di Breno e domani alle 21 al teatro Politeama, in piazza Bianchi, a Manerbio - interpretato dall’attrice romana, che affronta da vicino il tema della morte imminente. Ma con l’adattamento e la regìa di Francesco Zecca il focus del dramma si trasferisce dall’uomo malato, che decide di allontanarsi dalla vita e dalla moglie, a quella donna muta, che Pirandello ha solo lasciato intravedere. Una donna a cui l’unica cosa rimasta è quella di «attaccarsi con l’immaginazione alla vita», cercando di non lasciare andare il marito. Tre diversi spettacoli, invece, per Laura Mantovi, diretta da Sara Poli, che, accompagnata dalle musiche originali scritte ed eseguite dalla violoncellista Daniela Savoldi stasera sarà a Bovezzo alle 20.30 al Teatro Paolo VI con «Humana Passio», un viaggio di parole e musica per celebrare la vita e il genere femminile attraverso i versi di Giovanni Testori, Alda Merini, Giovanni Reboni, Anna Achmatova e di Erri De Luca. Sabato sarà invece a Toscolano Maderno, nell’auditorium della Scuola Media, con il pluri-replicato «Io, Emanuela» tratto dal testo di Annalisa Strada, per raccontare in prima persona la storia di Emanuela Loi, poliziotta che perse la vita a 24 anni nell’attentato al giudice Paolo Borsellino. Infine il 30 marzo sarà ad Iseo, al Castello Oldofredi, dove in collaborazione con «Cieli vibranti» alle 20.30 va in scena «Yes, I Will, Yes. Le donne dell’odissea» in cui l’antico - il violoncello di Daniela Savoldi - e il contemporaneo (il tablet) si fondono per comunicare ed emozionare. Stasera al Ctm di Rezzato e domani al Teatro Comunale di Lograto, alle 21, si festeggiano con due repliche i cinquant’anni del «Bibbiù», scritto da Achille Platto, interpretato da Sergio Mascherpa, che lo porta in scena da quasi trent’anni, e Alessandra Domeneghini, diretti da Giacomo Andrico. Nel 1973 Platto iniziò, un po’ per gioco, a riscrivere in modo originale e poetico il racconto della creazione, dell’incontro di Adamo ed Eva, del rapporto di Caino e Abele, dell’Annunciazione, di Gesù e della Passione. Oggi, 50 anni dopo, quel testo continua a essere rappresentato con 680 repliche e a incantare: non una traduzione del testo biblico e nemmeno una facile parodia, ma un’opera che commuove e diverte. Intanto il Centro Teatrale Bresciano informa che per consentire la finalizzazione dei lavori di recupero del Teatro Mina Mezzadri, «Il muro trasparente» si terrà al Teatro Sociale dal 26 al 30 aprile. Stessa sorte per «Hiroshima mon amour», al Sociale il 16 e 17. A partire dal 28 marzo 2023, sarà cura della Biglietteria del Ctb comunicare la nuova assegnazione dei posti».•. © RIPRODUZIONE RISERVATA

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