Club in vendita

Riunito il cda del Brescia calcio: un piano per far rientrare Cellino

di Gian Paolo Laffranchi e Alessandro Maffessoli
La rinomina del presidente dimissionario è fattibile con la conferma di tutti i consiglieri. Intanto Brescia Holding può far entrare nel board l'amministratore giudiziario Seri
Massimo Cellino
Massimo Cellino
L'arrivo del dimissionario Cellino in sede

Parola d’ordine, continuità. È nell’interesse di tutti. Nel presente: la squadra va bene, i conti sono in ordine. E per il futuro: anche al di là dei risultati sportivi, nella prospettiva di una cessione della società (che è tuttora in vendita).

Il board si riunisce e decide

Per questo il consiglio d’amministrazione convocato per la mattina di martedì 29 novembre nella sede del Brescia potrebbe produrre una fumata bianca, aprendo la strada al ritorno in sella di Massimo Cellino. Il presidente è arrivato verso le 10 nella sede di via Solferino. La riunione si è conclusa alle 11.30. E' atteso il comunicato stampa della società

Il ritorno dell'(ex) presidente

La rinomina del presidente dimissionario è un’ipotesi gradita anche al tribunale: Stefano Midolo, amministratore di nomina giudiziaria di Eleonora Immobiliare (che controlla Brescia Holding, che controlla il Brescia Calcio), ha contribuito da consigliere del club al voto unanime di chiedere a Cellino di rientrare. Al netto del maxi sequestro cautelativo di beni da 59 milioni di euro per le indagini sui reati fiscali, in procura è emersa nel corso delle settimane una certezza non da poco: il bilancio del Brescia Calcio è sano. Uno dei migliori in assoluto in Italia, a riprova di una consolidata tradizione celliniana (erano in ordine anche i conti di Cagliari e Leeds, gli altri club di cui è stato proprietario in passato). In cassa c’è liquidità per finire tranquillamente la stagione; non preoccupa la scadenza del 22 dicembre (con le relative imposte da pagare) che invece spaventa parecchie società in A come in B (sudori freddi dalle parti del Genoa, per esempio).

Aldo Ghirardi e Stefano Midolo, membri del Cda
Aldo Ghirardi e Stefano Midolo, membri del Cda

Tutelare il patrimonio biancazzurro

La sostanza: avanti così e il patrimonio-Brescia sarà tutelato, valorizzato da un mercato di gennaio in cui pochi compreranno e già trattenere i migliori farebbe la differenza. Il terzo posto non illude nessuno, ma è fieno in cascina per una stagione tranquilla. Ciò che preme anche a chi controlla l’universo Brescia dall’alto e tutto vuole fuorché un tracollo (agonistico e/o societario).

L'ingresso del custode giudiziario delle azioni

Dunque è plausibile una conferma in toto del cda del Brescia, che ha dimostrato di aver operato bene in questi anni; condizione, questa, che favorirebbe l’accettazione della rinomina da parte di Cellino. Nel contempo Brescia Holding, che ora si identifica nel suo amministratore (il presidente), può formare un cda in cui farebbe il suo ingresso da consigliere Pierangelo Seri, custode delle azioni di Eleonora Immobiliare.

Le ultime tappe e le ultime sorprese

Nella recente storia della società biancazzurra Massimo Cellino ha rassegnato in due occasioni le dimissioni dal ruolo di presidente del Brescia. La prima volta era capitato il 24 ottobre in occasione di un cda appositamente convocato in sede, ma poi la situazione era rientrata. Il 15 novembre la nuova decisione, maturata pochi giorni dopo la contestazione della tifoseria al termine della gara pareggiata a Terni. Dopodiché un altro cda, convocato il 18 novembre, ha chiesto a Cellino all’unanimità di tornare sui propri passi e riprendere in mano le redini del club. E adesso si attendono nuovi sviluppi.

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