Il Brescia stasera al Rigamonti per costruirsi la chance finale

La chance finale? Meglio costruirsela in casa, «ma finché ho spazio e tempo, io ci credo sempre. Pensiamo alla prima partita, per la seconda c’è tempo», le parole di Eugenio Corini, allenatore del Brescia che stasera al Rigamonti (ore 20) ospita il Monza per l’andata delle semifinali play-off.
Domenica alle 21 il ritorno in Brianza. La società del duo Berlusconi-Galliani può qualificarsi con 2 pareggi e stavolta niente supplementari al termine di gara-2: «Sì, il Monza parte con questo piccolo vantaggio, ma la palla deve ancora rotolare - avverte Corini -. Dobbiamo vincerne una, se riusciamo tutte e due siamo più tranquilli».
E tranquillo Corini lo è, nonostante la tegola dell’ultima ora. Ieri mattina Cistana è finito ko dopo uno scontro di gioco in allenamento: «Lavoriamo per averlo nel ritorno, ma con Mangraviti e Papetti mi sento tranquillo». Il favorito, per la sostituzione di Cistana, è Mangraviti che affiancherà Adorni, che però è in diffida come Tramoni, Moreo e Proia: negli spareggi bastano 2 ammonizioni per far scattare la squalifica. Sulle corsie laterali Sabelli (Karacic è ancora alle prese con l’affaticamento muscolare) e Pajac.
A centrocampo si dovrebbe rivedere van de Looi in regia con Bisoli sul centrodestra e Leris dalla parte opposta. Sulla trequarti uno tra Jagiello e Tramoni. Contro il Perugia il polacco è stato determinante: «Per la vittoria contro il Perugia, la ribalta è andata a chi ha fatto gol, Ayé e Bianchi, ma Jagiello è stato il primo subentrato e tra le linee ci ha dato tanto iniziando l’azione di questi 2 gol - gli elogi di Corini -. Tramoni può fare anche la punta di raccordo. Jagiello è diverso, ma si sta conquistando ogni secondo che gli dò». Davanti la coppia Moreo-Palacio, con Ayé e Bianchi pronti a subentrare e a incidere come sabato. L’argentino, reduce dall’infortunio al gomito, va gestito? «Ha un carattere che va oltre il concetto di stanchezza - la replica del tecnico biancazzurro -. Palacio di gare così ne ha giocate tante. Emozione e fatica si gestiscono al meglio se la testa gira bene e Rodrigo lo sa bene: fa il professionista da 20 anni».
Il Brescia in campionato non ha battuto il Monza (0-2 a Mompiano con Inzaghi alla guida, 1-1 in trasferta il 18 aprile, giusto un mese fa) ma in classifica la differenza dopo 38 giornate è stata di un misero punticino: «Se penso alla gara giocata nel girone di ritorno, ricordo che è stata una bella partita: entrambe le squadre hanno cercato di superarsi - dice Corini -. Abbiamo pareggiato, provando a vincere: è stata una buona prestazione anche in relazione al valore dell’avversario. Adesso siamo nei play-off e dobbiamo alzare il nostro livello per vincere questa semifinale. E finché ci saranno anche soltanto 20 secondi da giocare, io ci crederò». La chance finale si costruisce anche così. •. © RIPRODUZIONE RISERVATA