serie b

Brescia, la prova del nove contro la qualità del Monza

di Alberto Armanini
Variazione di orario per le due semifinali di play-off di serie B di andata e ritorno fra Brescia e Monza. L’andata si giocherà mercoledì 17 al Rigamonti alle 20 anziché alle 19, il ritorno del U-Power Stadium si giocherà domenica alle 21 invece delle 18.
Una delle poche occasioni create dal Brescia al Rigamonti in occasione del match di andata in campionato: il tentativo è di Tramoni, ma alla fine il Monza passerà per 2-0Andrea Cistana impegnato contro il Monza in occasione del match perso in campionato, all’andata, al Rigamonti
Una delle poche occasioni create dal Brescia al Rigamonti in occasione del match di andata in campionato: il tentativo è di Tramoni, ma alla fine il Monza passerà per 2-0Andrea Cistana impegnato contro il Monza in occasione del match perso in campionato, all’andata, al Rigamonti
Una delle poche occasioni create dal Brescia al Rigamonti in occasione del match di andata in campionato: il tentativo è di Tramoni, ma alla fine il Monza passerà per 2-0Andrea Cistana impegnato contro il Monza in occasione del match perso in campionato, all’andata, al Rigamonti
Una delle poche occasioni create dal Brescia al Rigamonti in occasione del match di andata in campionato: il tentativo è di Tramoni, ma alla fine il Monza passerà per 2-0Andrea Cistana impegnato contro il Monza in occasione del match perso in campionato, all’andata, al Rigamonti

Un anno fa il Monza era una squadra di grandi nomi ma con poco senso per un contesto come la Serie B. Quest'anno, al contrario, è un'eccellente squadra di B in cui nessuna individualità ha spiccato più delle altre. È un doppio paradosso su cui si sono avvitati sia Christian Brocchi che Giovanni Stroppa, seppur con direzioni opposte. Brocchi, che aveva già allenato il Monza in C stravincendo il campionato, ha passato un anno a cercare di incastrare i solisti (Balotelli, Boateng, Diaw e compagnia) in un contesto che già aveva una sua identità. Stroppa invece ha dovuto fare l'opposto: costruire l'identità di gioco cercando di adattarla alle caratteristiche dei singoli. Per salvare capra e cavoli ha provato a cambiare ruolo a molti giocatori, adattandoli al 3-5-2, sistema di gioco prevalente, ma la linea non ha pagato. Naturalmente aspettando i play-off. Finora nel confronto tra i due tecnici Stroppa ha ottenuto i risultati peggiori. Se entrambi hanno occupato una posizione nei play-off per 15 turni, Brocchi è rimasto al secondo posto per 7 giornate mentre Stroppa solo per 2 (la 34a e la penultima, prima del ko di Perugia). Dopo 38 partite il suo Monza è ancora un piccolo paradosso.

È indiscutibilmente la miglior squadra del campionato dal punto di vista tecnico, prima per percentuale di passaggi riusciti (83%) e possesso palla (55%), e la più abile nella trasmissione avendo perso solo il 12% dei palloni giocati. Eppure presidia l'area avversaria poco e male, addirittura sotto lo standard della categoria (3,6%). Benché sia la squadra che tiene più palla precipita al 10° posto per numero di giocate nell'area avversaria (3,5%). Quel che è emerso fin qui, oltre alla fatica fatta da Stroppa nel trovare la quadratura tra uomini, disposizione e idee, è la mancanza di urgenza e una generale difficoltà nella lettura di situazioni estemporanee. Tradotto. Si tratta di un gruppo di assoluto valore, che ottiene il massimo se il piano partita non si sposta da quanto preparato in settimana. In generale è una squadra che si specchia troppo ed è poco immediata.

Si diceva che il Perugia di Alvini era la squadra più verticale di tutte. Il Monza è invece tra le più orizzontali, 4° dietro a Benevento (3°), Parma (2°) e, udite udite, Brescia: se ci si pensa bene è l'elenco di chi, a livelli diversi di spreco, non ha ottenuto quel che voleva. L'essere orizzontale del Monza si vede nella frequenza di tiri, che vale il terz'ultimo posto di tutta la B (uno ogni 2,22 minuti). E pensare che proprio in nome della superiorità tecnica di cui sopra, è la squadra con la miglior percentuale di gol su tiri totali (12,98%). Però è solo 12a per tiri complessivi (447) e tredicesima per tiri nello specchio (148). Quanto alle individualità, ha due giocatori da doppia cifra come Mota Carvalho e Valoti (11 e 10 gol) più Gytkjaer (9) ma è poco lontano dai numeri del Brescia. Per gli indici prestazionali (fonte FotMob) il giocatore più dotato è Mattia Valoti (7.42) seguito da Carlos Augusto (7.17), terzino sinistro adattato a terzo centrale; 3° posto per Dany Mota Carvalho (7.14).

A centrocampo molto è dipeso dalle geometrie di Barberis, ottimo anche sui calci piazzati, e dall'alternanza del terzetto formato dagli ex Brescia Mazzitelli e Machin e dal sanzenese Colpani. Tanta abbondanza però non sempre fa rima con i risultati. Al ritorno, in una gara decisiva per entrambe, Stroppa ha preso l'1-1 dopo aver messo 4 punte, un terzetto difensivo senza nemmeno un centrale di ruolo e un centrocampo tutto spinta e poco contenimento. •. © RIPRODUZIONE RISERVATA

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