il ribaltone

Brescia, il Lopez-ter può iniziare: oggi primo allenamento?

di Vincenzo Corbetta
Oggi l'annuncio dell'esonero di Inzaghi e del ritorno dell'uruguayano, terza esperienza in biancazzurro. Dopo le formalità burocratiche alle 14.30 a Torbole Casaglia potrebbe dirigere il primo allenamento Il suo ruolino di marcia, tra Serie A e B, è deficitario: conquistati solo 18 punti in 23 partite
Diego Lopez: contro l'Alessandria debutterà per la terza volta con il Brescia
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Magari, alla fine, l’azzardo di Massimo Cellino risulterà azzeccato. Il Brescia andrà in Serie A con Diego Lopez alla guida e tutti contenti. Di sicuro non si potrà dimenticare la solida base lasciata da Filippo Inzaghi, terzo in classifica con 39 punti in 21 partite, media di 1.85. Il suo esonero verrà ufficializzato soltanto questa mattina, dopo una giornata nel limbo, a poche ore dal primo allenamento del successore, previsto per le 14.30 a Torbole. Inzaghi, invece, ha salutato tutti ieri mattina. Si parlava di azzardo celliniano, che nel recente passato ci ha preso anche quando la logica sembrava dire l’opposto: le cessioni di Sabelli e Torregrossa al mercato invernale di un anno fa, il successivo ingaggio in panchina di Clotet. Quel Brescia, senza due dei pezzi da 90 della rosa e un allenatore sconosciuto, in 3 mesi è passato dal terrore dai playout all’esaltazione per i playoff acciuffati all’ultima giornata, vincendo lo scontro diretto a Monza (2-0).

Clotet lo conosceva nessuno, Lopez invece è noto a chi segue le vicende biancazzurre. L’esperienza che inizia oggi è la numero tre e le prime due non depongono a suo favore. Quando, nel febbraio 2020 in Serie A, l’uruguayano viene chiamato per la prima volta a Brescia da Cellino per prendere il posto di Eugenio Corini, la situazione è già compromessa. Ma la gestione-Lopez non solo non concede speranza, ma le affossa prima del tempo nel campionato protrattosi fino al primo agosto per il lockdown: 2 vittorie, 4 pareggi e 10 sconfitte, la più dolorosa il 2-6 di Bergamo con l’Atalanta cui bastano le seconde e terze linee per maramaldeggiare. Lopez saluta a fine stagione, dopo l’immediato ritorno in B (non certo esclusiva sua responsabilità, anzi...), ma il suo esilio dura poco. Ai primi di ottobre 2020, dopo le prime due giornate e un solo punto (1-1 con l’Ascoli, 0-3 a Cittadella), viene richiamato al posto di Luigi Delneri. Stavolta non c’è la pandemia a dilatare i tempi di permanenza. Due mesi, 7 partite ed ecco il benservito-bis con 8 punti , frutto di 2 vittorie e 2 pareggi.

Le sconfitte sono 3 e l’ultima, l’1-2 di Reggio Calabria, gli costa l’addio-bis a vantaggio di Davide Dionigi, che ai due mesi in panchina non arriva. Dionigi, come Lopez e Delneri, è l’altro allenatore sotto contratto con il Brescia. Cellino lo contatta, ma alla fine vira sul sudamericano, la cui fedeltà è provata, la capacità di portare punti meno. Comprensibile che non si sia voluto spendere per un altro tecnico, magari più rodato. Per qualche ora l’aria in città profuma della suggestione del ritorno di Corini. Solo una suggestione, appunto. Resta il fatto che, se i numeri hanno ancora un valore nel calcio, questo è un cambio che di senso non ne ha: via Inzaghi (1,85), dentro Lopez (0,78: 18 punti in 23 gare). Domenica il debutto con l’Alessandria. La speranza è che sia uguale alla prima di Lopez della scorsa stagione, 3-0 al Lecce a Mompiano. Resta il dubbio-speranza: se l’azzardo di Cellino stavolta fosse azzeccato? •. © RIPRODUZIONE RISERVATA

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