Massimo Cellino mette subito le cose in chiaro: «Venderò il Brescia solo a chi mi darà garanzie». Così il presidente, ieri pomeriggio dal suo ufficio nella sede di via Solferino.
Cellino ribadisce quanto sostenuto nei giorni scorsi dopo la rivelazione di Bresciaoggi dell’offerta da 20 milioni di euro per acquistare il Brescia da parte di Brera Holdings, la prima società multisport quotata al Nasdaq, la Borsa telematica americana, che in Italia ha già la proprietà della squadra di pallavolo femminile di A1 di Busto Arsizio.
La volontà e la realtà
La condicio sine qua non per ritenere serio un potenziale acquirente è: 5 milioni subito sul tavolo per poi procedere alle «due diligence», in italiano «diligenza dovuta». In parole comprensibili anche per i non esperti, è l’attività di investigazione e di approfondimento di dati e informazioni relative all’oggetto di una trattativa. Il fine di questa attività: valutare la convenienza di un affare e di identificarne i rischi e i problemi connessi, sia per negoziare termini e condizioni del contratto, sia per predisporre adeguati strumenti di garanzia, indennizzo o risarcimento.
La speranza
Cellino, in realtà, è diviso tra la voglia di vendere la società e il fortissimo desiderio di rivincita che sente dopo la disgraziata scorsa stagione, culminata con la retrocessione in C. Il presidente, grazie al lavoro del direttore generale Luigi Micheli, ha smascherato le inadempienze finanziarie della Reggina e, dopo l’esclusione di quest’ultima dal campionato, ha ottenuto la riammissione in B.
Con una rosa rinforzata in 4 giorni da giocatori come Borrelli, Moncini, Paghera, Dickmann e il ritorno di Bjarnason, il Brescia è in zona play-off. Non con l’allenatore inizialmente scelto da Cellino, Daniele Gastaldello, ma con Rolando Maran, che con 33 punti in 22 gare in 5 mesi ha portato la squadra dal 15° al 7° posto. Cellino spera di centrare la qualificazione ai play-off ed è convinto che, negli scontri diretti, questa squadra possa davvero dire la sua e fare un’impresa che sarebbe gigantesca. Gli infortuni di Borrelli e Olzer riducono all’osso le possibilità di scelta di Maran in attacco e fanno venire qualche rimpianto sul mercato di gennaio, in cui la rosa non è stata indebolita ma nemmeno rinforzata. Ma Cellino sogna di riportare il Brescia in A. E solo dopo la promozione potrebbe accelerare le trattative per passare la mano.