La stella

Marcell Jacobs, debutto con sorriso: 10“11 alla prima uscita sui 100 metri IL VIDEO SALUTO

di Alessandro Gatta
L'eroe di Tokyo rompe il ghiaccio in florida e mette subito in mostra un buon feeling con la distanza dell'oro olimpico
Il ritorno Marcell Jacobs, 28 anni: Europei e Olimpiade a Parigi i grandi obiettivi
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JACKSONVILLE (FLORIDA) Buona, buonissima la prima di Marcell Jacobs ieri a Jacksonville. Secondo all’arrivo, dopo una lunga attesa al fotofinish, di fatto (quasi) primo a pari merito, freddato per soli 3 millesimi di secondo dal compagno di allenamento Andre De Grasse, mica uno qualunque, al traguardo con lo stesso identico crono: 10”11. Niente male come esordio stagionale, prima gara del nuovo anno e già quasi allo stesso livello del 10”08 che lo sprinter di Desenzano aveva fatto registrare esattamente 230 giorni fa, il 10 settembre scorso nella sua ultima uscita all’aperto, al meeting di Zagabria, a poche settimane dal definitivo trasferimento in terra americana (da ottobre a Jacksonville, appunto, alla corte di coach Rana Reider e in forza al Tumbleweed Track Club, sponsored by Puma).

Marcell Jacobs dopo la gara in Florida

East Coast Relays 2024, la cronaca della gara: la prima (e più attesa) tra le 15 in programma ieri sera per i 100 maschili (al via, in ritardo, dalle 16 ora locale, le 22 in Italia) si è conclusa davvero per una manciata di millesimi (e di millimetri). Jacobs parte lento, lo ammette lui stesso, forse un po’ contratto come in passato: ma il suo recupero è portentoso, la sua progressione prodigiosa, tanto che qualche metro in più e chissà come sarebbe finita. Anche i giudici ci hanno messo un po’ a capire come sia andato: De Grasse e Jacobs sono stati a lungo considerati ex aequo, fino ai definitivi 10”103 del canadese e 10”106 dell’azzurro.

Rebus ordine d’arrivo

Dunque al primo posto De Grasse, seguito da Jacobs: sul gradino più basso del podio l’americano Trayvon Bromell (crono di 10”14, 10”135 al millesimo), a seguire con lo stesso tempo il cinese Xie Zhenye (al millesimo: 10”139), poi Hakim Sani Brown (Giappone, 10”15), Ryem Forde (Giamaica, 10”20), Erik Cardoso (Brasile, 10”47), Christophe Lemaitre (Francia, 10”83). Di contorno: pubblico delle grandissime occasioni, vento a favore +0,9 m/s, tra gli iscritti il ritiro (prima ancora della partenza) del brasiliano Felipe Bardi. Così Marcell subito dopo la prova: «Sono molto contento di essere tornato a gareggiare, avevo bisogno di ritrovare queste sensazioni. Siamo stati colti un po’ di sorpresa quando siamo entrati e ci hanno cambiato rettilineo, abbiamo perso un po’ più tempo, il warm-up è stato più lungo del solito».

 

Le parole di Jacobs

Com’è andata? «Tutto sommato sono contento, la partenza un po’ nì ma nella seconda parte mi son sentito veramente a mio agio. Sulla partenza c’è ancora da lavorare, ma sono molto soddisfatto: un po’ meno del tempo, pensavo di poter correre più forte. Ma dico la mia: forse c’è stato qualche errore con il fotofinish, visto che hanno cambiato tutto all’ultimo». Avanti così: «Adesso testa al raduno di Miami e poi alle Bahamas (il 4 e 5 maggio) per qualificare la staffetta alle Olimpiadi. Sono contento di essere tornato a gareggiare, e soprattutto senza problemi». Prossime tappe: il 4 e il 5 maggio alle World Relays di Nassau, da metà mese all’Olympic Training Camp di Rieti, il 18 sulla pista dello stadio dei Marmi per il Roma Sprint Festival, il 18 ai blocchi del Golden Spike di Ostrava, in Repubblica Ceca. Poi si comincia a fare sul serio: a giugno gli Europei, un mese e mezzo dopo l’Olimpiade.

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